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processo in corte d'assise

I figli di Pierina: "Manuela manipolatrice". E spunta una domanda scabrosa

In foto: Manuela Bianchi e il consulente Davide Barzan (foto Migliorini)
Manuela Bianchi e il consulente Davide Barzan (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 4 min
Lun 10 Nov 2025 21:57 ~ ultimo agg. 23:53
Tempo di lettura 4 min

Chiara e Giacomo Saponi, due dei tre figli di Pierina Paganelli, sapevano che Manuela Bianchi avesse una relazione extraconiugale, ma non chi fosse questo uomo misterioso. Loro madre aveva ipotizzato potesse essere un condomino del complesso di via del Ciclamino, un ex militare che abitava qualche civico più in là. Del resto era stata la stessa Manuela, incalzata all'epoca dalle domande di Giacomo Saponi, a raccontare che si trattava di "un ex militare, un uomo molto forte, che aveva le mani d'oro". E Pierina aveva cercato di capire attraverso un'amica del condominio chi potesse essere. "Non si era però rivolta ad un investigatore privato, altrimenti me l'avrebbe detto", ha precisato la figlia Chiara rispondendo dal banco dei testimoni alle domande del pubblico ministero Daniele Paci, "anche se in passato, precisamente nel 1988, era proprio attraverso un detective che aveva scoperto l'amante di nostro padre", riferisce in aula l'altro figlio della vittima, Giacomo.

Per la difesa, sentir dire direttamente dai figli della Paganelli che la madre non aveva ingaggiato alcun investigatore per scoprire chi fosse l'amante della nuora, rappresenta un punto a proprio favore. Era stata la Bianchi, infatti, ad affermare mesi fa, nel corso dell'incidente probatorio, che Dassilva poteva essere venuto a conoscenza delle presunte intenzioni di Pierina di affidarsi ad un detective privato. Un motivo in più, secondo l'accusa - che ha sempre ipotizzato il movente passionale - per spingere il senegalese ad eliminare la 78enne, così da salvare il proprio matrimonio e al contempo anche la sua relazione extraconiugale con la Bianchi, ad oggi indagata per favoreggiamento ma considerata persona offesa nell'omicidio della suocera. La Bianchi è stata definita dai due figli di Pierina come "una manipolatrice che fa sempre in modo di risultare vittima. Per lei nostra madre era diventata il male assoluto, la causa di tutti i suoi problemi". Problemi nati soprattutto dopo la decisione di lasciare la casa coniugale e l'ammissione di avere un amante misterioso.

Durante il controesame dei testimoni, gli avvocati del 35enne senegalese, Riario Fabbri e Andrea Guidi, si sono concentrati soprattutto sul cattivo rapporto tra nuora e suocera, sul fatto che Manuela, mentre il marito Giuliano era in ospedale dopo il presunto incidente stradale in cui rimase coinvolto, volesse vendere la loro casa e sui rapporti poco sereni tra la famiglia di Pierina e il fratello Loris Bianchi. Su quest'ultimo, che non è mai stato indagato e, secondo gli inquirenti, non ha nulla a che fare con l'omicidio, si è concentrata a lungo la difesa con precise domande rivolte ai due testi: "Nostro fratello Giuliano l'ha sempre ritenuto instabile e pericoloso, non fisicamente ma per l'influenza che poteva avere sulla figlia Giorgia", hanno detto i fratelli Saponi. Poi, a sorpresa, l'avvocato Guidi ha rivolto a Giacomo una domanda scabrosa che ha spiazzato tutti, ovvero se fosse a conoscenza di un presunto "rapporto incestuoso tra Manuela e suo fratello Loris". Domanda ritenuta inammissibile dalla presidente della Corte d'Assise, Fiorella Casadei, che richiamato tutti a mantenere un certo rigore. All'uscita dal tribunale l'avvocato Guidi, incalzato sul punto dai cronisti, ha spiegato in maniera criptica: "Sono circostanze che ritengo di poter domandare poiché vi sono dei substrati sulla base dei quali poter formulare queste domande. Arriverà il momento in cui capirete...".

Infine sul rapporto tra Manuela e Pierina sono stati ascoltati anche due 'anziani' della congregazione dei Testimoni di Geova, di cui tutta la famiglia Paganelli fa parte, compresa la Bianchi. La comunità sapeva che Manuela aveva un amante e questo avrebbe potuto causarne l'allontanamento. Entrambi i membri, però, in aula si sono appellati al segreto confessionale e non hanno voluto rivelare se il giorno dopo l'omicidio di Pierina gli anziani si sarebbero dovuti riunire per discutere del caso. Lunedì prossimo, 17 novembre, sul banco dei testimoni compariranno Giuliano Saponi, marito di Manuela, e Loris Bianchi

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