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Giudici di pace. A Novafeltria soppressione senza appello: Comune non ha soldi

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Sab 15 Mar 2014 15:16
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Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace – su 667 soppressi lo scorso 27 febbraio – nell’ambito della riorganizzazione della geografia giudiziaria.
Ma saranno i comuni stessi a mettere mano al portafogli per mantenere a loro carico gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori. Tra questi, non c’è l’ufficio del giudice di pace di Novafeltria, che chiuderà a fine mese. Il giudice Sandra Torriani riceveva ogni anno 300/400 persone da tutta la Valmarecchia.
Le funzioni erano identiche a quelle degli uffici riminesi: competenza in materia amministrativa, civile e penale. I cittadini, da aprile, dovranno recarsi al tribunale di Rimini. Rassegnato il Sindaco di Novafeltria Lorenzo Marani che non ha potuto fare nulla, a causa dei gravi problemi economici in cui versa l’amministrazione, per mantenere il servizio. ‘Abbiamo emergenze ben più gravi da risolvere – dice il Sindaco Marani – appena abbiamo due soldi li investiamo nel sociale. Non siamo nemmeno riusciti a chiudere il bilancio, mancano 400 mila euro. Purtroppo la regione ha avuto il terremoto, noi il nevone con i danni che ci sono costati 370 mila euro. Un sacco di gente viene a chiedere aiuto in comune per le bollette, per chi finisce la cassa integrazione e non ha trovato lavoro. Certo, se ci fossimo messi insieme ad altri comuni della Valmarecchia (se ci fossero state proposte) forse avremmo potuto consorziarci come hanno fatto altri comuni italiani (soprattutto al Sud), ma francamente credo che noi comuni delle valli, lontani dai centri di commercio, difficilmente saremmo riusciti a far fronte alla spesa. Io sono persino andato in banca a chiedere soldi per il Comune ma non c’è stato niente da fare. Il comune non ha nemmeno più capacità di fare mutui. L’anno scorso, invece di ricevere qualcosa abbiamo dovuto mandare la lo 0,30% della Tares a Roma. Adesso i soldi invece di riceverli li dobbiamo dare noi. La situazione è totalmente ribaltata’.

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