Giornate Pio Manzù. I saluti di Napolitano e del segretario Onu Ban ki Moon


Il saluto che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in apertura dei lavori dell’edizione 2010 delle Giornate Internazionali di Studio Pio Manzù. “Desidero rivolgere il mio più cordiale saluto ai promotori e a tutti i partecipanti della XXXVI edizione delle Giornate Internazionali di Studio organizzate dal Centro Pio Manzù. Anche quest’anno, gli incontri di Rimini costituiscono una preziosa occasione per approfondire, con la partecipazione di riconosciute personalità internazionali appartenenti ai campi della politica, dell’economia e della cultura, temi di grandissima attualità per il progresso delle nostre società”. La 36/a edizione ha il titolo ‘Challenge 21. L’umanità fra bisogni ed incertezze. Ritrovare ragione, condividere valori, esprimere futurò. “Problemi quali il dilemma tra cambiamento climatico e fabbisogno energetico – prosegue il telegramma di Napolitano al segretario generale del Centro Pio Manzù, Gerardo
Filiberto Dasi -, le dinamiche demografiche, il valore della presenza femminile nelle economie moderne, l’equilibrio fra etica e libertà rappresentano alcune delle questioni cruciali
dalle quali dipenderà, nei prossimi decenni, la nostra capacità di proseguire uno sviluppo che sia socialmente ed ecologicamente sostenibile. Con questo spirito formulo voti di pieno successo alla manifestazione”.
“E’ un piacere per me salutare tutti gli illustri partecipanti alla conferenza annuale del Centro Pio Manzù. I temi in discussione quest’anno coincidono esattamente con quelle che sono le
priorità delle Nazioni Unite – i cambiamenti climatici, l’uso di energie sostenibili, le sfide della crescita demografica e dell’urbanizzazione e le minacce dell’estremismo richiedono soluzioni
globali che coinvolgono tutti i settori della società, essendo tali priorità basate su diritti e libertà universalmente riconosciuti”, questo il messaggi odi saluto che il Segretario Generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki-Moon ha fatto pervenire questa mattina al Centro Pio Manzù, in apertura dei lavori della XXXVI edizione delel Giornate di studio dedicate alle grandi sfide del millennio.
“Viviamo – prosegue il messaggio di Ban Ki-Moon – in un’epoca che mette tutti noi alla prova. Profonde disuguaglianza, fra le Nazioni e all’interno di queste, stanno logorando il tessuto stesso della società. Ovunque nel mondo serpeggia il timore di perdere il lavoro e
con esso la fonte di reddito. Troppe sono le vittime della povertà o dei conflitti, e sono le donne e i bambini a pagare il prezzo più alto delle difficoltà e della brutalità. Una nuova politica è all’opera,
una politica di polarizzazione che si esprime con il linguaggio dell’odio. In questo clima di incertezza, è naturale per noi cercare un luogo in cui creare una comunità globale che lotta per una causa comune. E’ proprio questa la valenza e lo scopo delle Nazioni Unite.
Ma perché i nostri sforzi abbiano successo e per poter raccogliere le grandi sfide dei nostri tempi le Nazioni Unite non hanno solo bisogno della partecipazione dei Governi, ma anche dell’impiego delle società civili, con le loro idee, il loro sostegno e il loro controllo. Coniugando lungimiranza e dedizione , unendo le nostre forze come persone, comunità e Nazioni riusciremo a creare un futuro migliore e più sicuro per tutta l’umanità”.