Forza Nuova attraversa il centro scortata da forze dell’ordine (gallery)


Oltre un centinaio di attivisti di Forza Nuova sono partiti in corteo dal Ponte di Tiberio alle 11.20 per arrivare, dopo circa un quarto d’ora, all’Arco d’Augusto. A presidiare la manifestazione Carabinieri, Polizia (parte della quale in assetto antisommossa) e Polizia Municipale. Il gruppo, sotto la scorta delle forze dell’ordine, si è diretto in via D’Azeglio ed è arrivato all’Arco senza transitare da Corso d’Augusto, se non nell’ultimo tratto, ma da strade parallele. Ridotteoggi, su decisione della Prefettura, le bancarelle tra la Coin e l’Arco d’Augusto). Presente il segretario nazionale del movimento di estrema destra Roberto Fiore. I manifestanti hanno srotolato le loro bandiere e uno striscione con la scritta “In trincea per l’Italia” e uno con “Con il sorriso. Contro l’odio antifascista”, hanno intonato duri slogan e all’arco hanno ascoltato l’intervento di Fiore e di altri responsabili del movimento.
Alle 12.15 il corteo è ripartito dall’arco verso il ponte di Tiberio sullo stesso percorso dell’andata. Tutto si è svolto in ordine fino al ritorno al parcheggio degli attivisti che hanno sciolto la manifestazione. Forze dell’ordine appostate anche in via Dario Campana, vicino al Conad dove c’è stata l’aggressione della settimana scorsa (dove oggi c’era il banchetto con palloncini colorati di un’associazione a sostegno dei reparti pediatrici) , e davanti a casa Madiba dove verso le 11.30, è invece cominciato l’open day con mercatini, banchetti solidali e grigliata. Radunati per una foto di gruppo, i partecipanti hanno gridato lo slogan “La nostra Europa non ha confini, siamo tutti cittadini”. Poi nel pomeriggio alcuni attivisti di Solidarietà nazionale hanno effettuato la colletta alimentare per soli italiani al Conad di via della Fiera dove qualcuno, in un clima già teso, aveva pensato bene di imbrattare i muri nella notte con scritte antifasciste.
Il corteo di Forza Nuova
[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_tya1luld” width=”600″ height=”400″ /]
L’open day a Casa Madiba
[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_iy9kkfdx” width=”600″ height=”400″ /]
La dichiarazione del sindaco Gnassi:
Dopo i fatti di una settimana fa su cui tutti i soggetti preposti stanno facendo i dovuti accertamenti per verificare le responsabilità di violenze
inaccettabili, senza se e senza ma, oggi la città ha vissuto un sabato senza incidenti. Un ringraziamento a tutte le forze dell’ordine, a partire
da carabinieri e polizia, e al questore Improta che con pazienza e professionalità hanno gestito la situazione “scortando” fino all’Arco chi
si è ritrovato a Rimini, avendo annunciato di voler trasformare la città in “un campo di battaglia” e vendetta. Slogan e parole inneggianti razzismo
e xenofobia che soffiano in Europa e nel nostro paese non hanno trovato certo terreno fertile nella Rimini civile e democratica che ha vissuto con
distanza e indifferenza la manifestazione di un centinaio di persone.
Città che oggi per altro vedeva svolgersi il congresso provinciale dell Anpi al quale ho partecipato e dove ho avuto modo di ricordare che i valori della
lotta di liberazione dal nazifascismo sono vivi e forti anche oggi e ci devono dare il coraggio di misurarci con scelte di cambiamento equità e solidarietà anche per una città in trasformazione, l’esatto contrario rispetto ad anacronismi storici che qualcuno vuole rispolverare.
- Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa (Newsrimini.it)
- foto Newsrimini.it
- Forza Nuova verso l’arco (newsrimini.it)
- Forze dell’ordine all’arco (Newsrimini)
- Il corteo (Newsrimini)
- Casa Madiba (Newsrimini.it)
- il corteo (Adriapress) Adriapress.
- Adriapress
- Roberto Fiore con i militanti di FN in corte a Rimini (Adriapress)
- Adriapress
- Ottaviani e Fiore a Rimini (Adriapress)
- Manifestanti all’arco (Adriapress) Adriapress.
- foto di gruppo a Casa Madiba (Newsrimini.it)