Finanziere a processo per corruzione, interviene la prescrizione


Era finito a processo davanti al tribunale collegiale di Rimini per aver rivelato ad una donna vittima di un raggiro informazioni riservate contenute in atti d’indagine e per aver ricevuto in cambio, a distanza di tempo, circa 1.500 euro. Un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio a Rimini, difeso dagli avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini, è stato assolto in primo grado per intervenuta prescrizione, poiché il reato inizialmente contestato dalla Procura di Rimini, corruzione aggravata, è stato riqualificato in corruzione per l’esercizio della funzione, una fattispecie più lieve che punisce il pubblico ufficiale che riceve denaro per compiere atti non contrari ai propri doveri.
Il finanziere è stato anche assolto da un'ulteriore imputazione, quella di di falsificazione dei fogli di servizio. Condannato, invece, a cinque mesi di reclusione pena sospesa, e all'interdizione di un anno dai pubblici uffici per accesso informatico abusivo alla banca dati SDI, reato non collegato alla vicenda corruttiva finita sotto i riflettori, ma emerso nel corso dell'indagine datata 2016. Assolta, infine, sempre per intervenuta prescrizione, anche la donna che secondo l'accusa avrebbe beneficiato delle informazioni riservate. La Procura di Rimini aveva chiesto per il militare una condanna complessiva a 12 anni.
Accolta, quindi, la gran parte della tesi difensiva, per la soddisfazione degli avvocati Moresi e Lancini, che ora attendono "di poter leggere le motivazioni della sentenza, per ogni valutazione sull’unica condanna a 5 mesi di reclusione inflitta in merito al contestato accesso abusivo a sistema informatico".