FdI: Forum deliberativi una messinscena. Raccolta firme per ritorno ai quartieri


Nuova stroncatura di Fratelli d'Italia per voce di Claudio Mazzarino, coordinatore comunale a Rimini, all’indomani del secondo incontro del Forum Deliberativo di Rimini Nord Monte, promosso dal Comune come strumento di coinvolgimento dei cittadini.
«Altro che partecipazione: quello che l’Amministrazione chiama “Forum deliberativo” è solo una messinscena, una parodia della democrazia pensata per legittimare decisioni già prese altrove.Su oltre 18.000 aventi diritto, si presentano in 20: un dato impietoso che smaschera il fallimento di un modello calato dall’alto, senza anima e senza consenso. Eppure, nonostante il deserto democratico, si è comunque forzata l’elezione di presidente, vicepresidente e segretario, con metodi che ricordano più una formalità burocratica che un reale momento di confronto. È inaccettabile»,
Il coordinatore di Fratelli d’Italia accusa l’Amministrazione di usare i forum come metodo per svuotare i comitati di quartiere, realtà storicamente attive e spesso scomode per chi governa. «Siamo di fronte a una magra risposta dell’Amministrazione per evitare problemi, per tenere sotto controllo il dissenso e simulare dialogo senza alcuna volontà di ascolto reale». «Questa non è partecipazione, è una regia controllata dall’alto, dove si cerca il consenso tramite strutture non rappresentative, composte da nominati anziché eletti. L’Amministrazione ha trasformato un’occasione potenzialmente utile in una passerella di potere. Non bastano buone intenzioni e belle parole: senza elezioni, senza legittimità, senza partecipazione vera, questi forum sono scatole vuote, strumenti di facciata usati per mettere un timbro “civico” su decisioni prese nel chiuso degli uffici comunali».
Fratelli d’Italia rilancia la proposta di ripristinare i quartieri elettivi, con rappresentanti scelti dai cittadini attraverso il voto: «Avvieremo una raccolta firme in ogni zona della città. I riminesi devono poter scegliere, non subire. La democrazia non si improvvisa e non si finge. O è reale, o è solo propaganda».