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Procura apre fascicolo

Esplosione a Coriano: si ipotizza errore umano. Operaio in prognosi riservata

In foto: Vigili del Fuoco e 118 all’inceneritore (foto Adriapress)
Vigili del Fuoco e 118 all’inceneritore (foto Adriapress)
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 23 Gen 2024 13:37 ~ ultimo agg. 7 Giu 06:58
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Potrebbe essere stato un errore umano a causare l’esplosione avvenuta nel pomeriggio di ieri (lunedì) al termovalorizzatore di Raibano (vedi notizia). Questa l’ipotesi più accreditata che si sta facendo largo nel corso delle indagini. A commettere l’errore sarebbe stato uno degli addetti impegnati nei lavori di manutenzione nella zona del nastro trasportatore che porta i rifiuti indifferenziati e già triturati. Al momento la Procura di Rimini ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per lesioni colpose.
Due dei tre operai rimasti feriti (due uomini di 49 e 62 anni) sono già stati dimessi dagli ospedali di Rimini e Riccione. Il più grave, un ragazzo di 29 anni, è invece ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Bufalini di Cesena a causa del fumo inalato (e non delle ustioni riportate). Non è comunque in pericolo di vita. Gli operai coinvolti erano addetti alla manutenzione provenienti da una ditta del ravennate.

Intanto l’amministratore delegato di Herambiente, Andrea Ramonda, ha incontrato oggi in Municipio il sindaco di Coriano Gianluca Ugolini e l’assessore all’Ambiente, Anna Pazzaglia. Il manager della multiutility, accompagnato da Roberto Fabbri, Area manager Rimini Gruppo Hera, ha esposto agli amministratori il quadro della situazione. Sono in corso le indagini per verificare con esattezza quale sia stato il materiale che ha prodotto tale esplosione. L’impianto da ieri risulta essere in completa sicurezza ma dovrebbe rimanere chiuso presumibilmente per alcuni giorni. Si attende il report ufficiale di Arpae per la verifica di eventuali emissioni rilasciate nell’area dall’esplosione.

Resta massima l’attenzione sugli esiti dell’incidente che ha coinvolto il termovalorizzatore di Raibano – hanno detto gli amministratori –. Fin da subito abbiamo avuto con Hera un canale di comunicazione e di informazioni rapido e chiaro. Dall’incontro di questa mattina con l’amministratore delegato Ramonda abbiamo avuto la certezza che l’impianto è in completa sicurezza e non ci sono emissioni dannose per la popolazione e l’ambiente. L’ultima parola spetterà comunque ad Arpae”.

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