Eccesso di precariato. Indennità per una docente riminese a scuola da 32 anni


Una sentenza a suo modo storica quella pronunciata martedì 20 maggio 2025, dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Rimini, il dottor Lucio Ardigò. Il tribunale, infatti, ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire una docente precaria da ben 32 anni, praticamente quasi l'intera carriera basata su reiterati contratti a termine, con l’indennità massima prevista dalla legge: 'ventiquattro mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto'. Aveva fatto da apripista una sentenza che aveva riguardato un altro insegnante riminese, Manuel Mussoni (vedi notizia)
L'avvocato Alberto Donini, che ha patrocinato la causa, ha spiegato: “Il giudice ha accertato l’esistenza del danno derivante dalla illegittima reiterazione di contratti a tempo determinato e ha quindi condannato il Ministero a un risarcimento notevole, il massimo possibile, riconoscendo la gravità dell'abuso subito dalla docente”. Soddisfazione è stata espressa dalla CISL Scuola Emilia-Romagna, che ha sostenuto il ricorso. “Siamo profondamente soddisfatti per questo risultato, che rappresenta non solo un giusto riconoscimento per la nostra iscritta, ma anche un segnale forte contro una prassi illegittima che si protrae da anni. Il Ministero ha sistematicamente rinnovato i contratti a termine senza bandire concorsi triennali, come previsto dalla normativa. Questa sentenza dimostra che è possibile far valere i propri diritti e ottenere giustizia”, ha dichiarato il segretario regionale Luca Battistelli.