Due giorni di musica per la Capanna di Betlemme e per ricordare Jannacci


“El portava i scarp del tennis” cantava Jannaci nel 1964. Rimini lo ricorda ricordandosi anche delle persone che più hanno bisogno, i senza fissa dimora. Cantautori, musicisti e gruppi, reinterpretando i suoi brani, gli rendono omaggio con questa due giorni (sabato dalle 19 e domenica dalle 12 presso la Locanda di San Savino in Salsa Harissa) il cui ricavato, così come il ricavato dalle vendite del cd delle serate, verrà devoluto alla Capanna di Betlemme.
Il denaro raccolto servirà per l’acquisto di un’asciugatrice, elettrodomestico fondamentale quando è necessario fornire panni e lenzuoli puliti a chi ogni giorno viene accolto. E i numeri sono sempre alti.
Nel 2013 sono state accolte dalla Capanna di Betlemme 1.076 persone (915 uomini e 161 donne). Il 40% di chi viene accolto è italiano, il rimanente proviene da oltre 40 paesi diversi.
Ogni notte vengono accolte a dormire 15/16 persone ma la tavola nella sola Capanna di Marina Centro viene apparecchiata per circa 35 persone. La crisi, si sa, ha colpito anche le donazioni e la dispensa è un po’ più vuota rispetto agli anni scorsi.
“Alla fine quello che importa a noi non è tanto fare un servizio ma è proprio o stare insieme quindi se la sera si mangia solo pasta invece che pasta e carne, l’importante è stare insieme” – spiega Nicolò Capitani, educatore della Capanna di Betlemme APGXXIII – “Per qualcuno è solo dormire e mangiare ma in molte persone riscontriamo le stesse cose che l’importante è passare una serata, andare a dormire ma farlo tutti nella stessa casa, questa è la Capanna e la condivisione”.