Demolizione ex Ghigi, il termine il 15 dicembre. Acqua per limitare polveri


Già entro novembre dovranno invece essere completati i lavori di rimessa in pristino delle fontane di Piazza Ghigi. A marzo 2014 inizieranno poi i lavori del nuovo complesso, il cui completamento è previsto entro la fine del 2015.
Ad eseguire i lavori di demolizione, per conto di Rinnovamento Ghigi, è un’Associazione temporanea di imprese composta da quattro aziende della zona: Canghiari Costruzioni (capogruppo), Fratelli Ottaviani, Ecodemolizioni e CTR -Consorzio Trasporti Riviera.
Le ditte si sono impegnate a ridurre al minimo i disagi per i cittadini, utilizzando tra l’altro una tecnologia che prevede la nebulizzazione di grandi quantità di acqua sulla costruzione e sulle macerie per impedire il sollevamento di polveri.
Hanno inoltre l’ordine di sospendere l’attività in presenza di vento forte e di fronte a eventuali pericoli per la salute pubblica.
«Sapevamo della presenza di sostanze pericolose all’interno della ex Ghigi – spiega Romeo Godoli, presidente di Rinnovamento Ghigi srl – e per questo tutto l’immobile è stato oggetto di una scrupolosa opera di ricerca e successiva rimozione a cui hanno partecipato tutti gli enti competenti (Arpa, Ausl, Ispettorato del Lavoro, Forze dell’Ordine). Anche la famiglia Ghigi è stata coinvolta per localizzare tutte le possibili fonti di pericolo potenziale all’interno della struttura. Abbiamo fatto, insomma, tutto quanto era possibile per prevenire l’insorgere di rischi per l’incolumità pubblica. A questo scopo continueremo a collaborare, come abbiamo sempre fatto, con le Autorità e le Istituzioni pubbliche”.
Alcune settimane fa, entrata abusivamente nello stabile insieme ad altri ragazzi, si era ferita cadendo dal tetto.