Decreto Milleproroghe. Fino a fine anno dehors senza autorizzazione paesaggistica


Nel decreto Milleproroghe, atteso al voto finale in Aula, è stato inserito un emendamento che prevede la proroga fino al 31 dicembre 2023 dei dehors senza autorizzazioni paesaggistica e culturale per bar e ristoranti. Di fatto, per coloro che stanno fruendo delle misure di “Rimini open space“, anch’esso in scadenza a fine anno, ci sarà la possibilità di mantenere gazebo e spazi esterni attrezzati senza altre richieste o autorizzazioni fino alla fine dell’anno. Nel 2022 erano stati oltre 250 i pubblici esercizi che avevano presentato domanda. Una decisione che trova il plauso dell’assessore alle attività economiche Juri Magrini: “Si tratta di un provvedimento che sosteniamo – commenta – perche’ di fatto proroga fino alla fine dell’anno i termini – che erano fissati al 30 giugno 2023 – per la procedura semplificata senza l’obbligo di autorizzazione paesaggistica o monumentale da parte della Sovrintendenza e che permette alle imprese di affrontare tutto il 2023 con le certezze necessarie senza dover produrre per la seconda metà dell’anno ulteriori richieste e pratiche amministrative. Rappresenta un segnale di attenzione per le richieste pervenute dai territori a vocazione turistica che hanno sollecitato misure a sostegno di un comparto tra i più colpiti negli anni della pandemia e poi di fronte al caro energia”
Il progetto Rimini open space era stato introdotto dal Comune nella primavera del 2020, allo scoppiare della pandemia di Covid. Un’opportunità rinnovata anche negli anni successivi e per il 2023 e che in questi anni è stata raccolta da tantissimi operatori. La Giunta comunale ha confermato anche per il 2023 le indicazioni operative per la presentazione delle richieste di occupazione suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per il rilascio delle concessioni. Le disposizioni, valide fino al 31 dicembre 2023, confermano l’ampliamento massimo consentito, dove le condizioni oggettive e il Codice della strada lo consentano, potrà arrivare fino al 50% della somma della superficie interna dell’esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato. Per richiedere la concessione è stata attivata una procedura semplificata: è necessario presentare all’ufficio competente di un’autodichiarazione nella quale il richiedente specifica che l’occupazione non interferirà con le disposizioni del Codice della strada e che non andrà a collocarsi sugli attraversamenti pedonali, in corrispondenza delle fermate dell’autobus o in corrispondenza di passi carrabili.