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Export da 10,5 miliardi

Dazi USA, secondo l'assessore l'Emilia Romagna tra le più penalizzate

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 14 Lug 2025 16:10 ~ ultimo agg. 2 Ago 05:31
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I dazi doganali al 30% annunciati dell’amministrazione degli Stati Uniti rischiano di penalizzare oltremisura l'Emilia Romagna. "Sono a tutti gli effetti tasse che si pagano allo Stato americano - precisa l'assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi -. Se questo provvedimento verrà confermato, saremo una delle regioni che ne pagherà il prezzo più alto: il nostro export è tra i più apprezzati nel mondo e siamo la regione che esporta di più negli Stati Uniti. Servono contromisure solide e rapide: chiediamo all’Unione Europea e al Governo una strategia unitaria, forte e ragionata per difendere la presenza sul mercato statunitense delle nostre produzioni, azioni che al momento mancano”. L'Emilia Romagna esporta negli USA oltre 10,5 miliardi di euro. A preoccupamre Mammi non è solo l'impatto immediato sui prezzi, ma "il rischio di rallentamento delle economie, perdita di valore delle borse, e conseguenze negative nel medio e lungo periodo".

Accanto alla reazione diplomatica e commerciale– aggiunge l'assessore- serve subito anche un piano concreto di sostegno alle imprese e alle filiere più colpite, per aiutarle a essere più competitive e assorbire il contraccolpo dei dazi. A partire dalla riduzione degli oneri fiscali e sul lavoro, da misure per migliorare la logistica e l’energia, garantendo vantaggi soprattutto per le aziende energivore, e dal sostegno per promuovere il Made in Italy negli Stati Uniti, un mercato fondamentale che non possiamo permetterci di perdere, anche grazie alla forte domanda e alla presenza di 20 milioni di cittadini che vantano origini italiane. E, mentre difendiamo la nostra presenza negli USA- conclude Mammi-, dobbiamo anche guardare avanti: investire su nuovi mercati, come Sudamerica e Asia, per aprire nuovi sbocchi commerciali, senza rinunciare a quello americano, oggetto al momento di una fase molto perturbata”.

L’importanza del mercato statunitense per il settore agroalimentare dell’Emilia-Romagna e nazionale

Con un valore di 10 miliardi e mezzo di euro di prodotti esportati nel 2024, gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione dei beni prodotti dalle imprese emiliano-romagnole. Di questi circa un miliardo (985 milioni) arriva dai prodotti agroalimentari. Una tendenza confermata anche nel primo trimestre del 2025, con esportazioni pari a 263,1 milioni di euro, pari al 10,4% dell’export regionale negli Stati Uniti, l’11,9% in più rispetto al 2024.

Secondo una stima di Coldiretti i prezzi al consumo dei prodotti italiani negli Usa subirebbero rincari del 45% per i formaggi, del 35% per i vini e del 42% per conserve e marmellate. Che potrebbero costare alle famiglie americane e al settore agroalimentare nazionale 2,3 miliardi di euro. Sempre secondo Coldiretti, al danno immediato in termini di calo delle esportazioni, si aggiungerebbe quello della mancata crescita di un settore che puntava per quest’anno a superare quota 9 miliardi di esportazioni. Alcune aziende hanno già cominciato a rafforzare la produzione sul suolo americano, mentre chiedono all’Ue una semplificazione delle regole per restare competitive in un contesto globale sempre più instabile.

Anche l’associazione Origin Italia sottolinea come gli Stati Uniti rappresentino il principale mercato extra-Ue per le produzioni Dop e Igp italiane dove assorbono circa il 25% dell'export totale del comparto certificato. In valore assoluto, lo scorso anno la quota di prodotti top venduti oltreoceano ha sfiorato i 3 miliardi di euro sui 12 miliardi di esportazioni nel resto del mondo.

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