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Dal Consiglio dei Ministri via libera a riforma istruzione superiore

di Redazione   
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Gio 4 Feb 2010 19:16
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Si tratta di una riforma ”epocale”, come sottolinea il ministro dell’Istruzione, ”che partira’ dal 2010 e che segna un passo fondamentale verso la modernizzazione del sistema scolastico italiano. L’impianto complessivo dei licei, infatti, risale alla legge Gentile del 1923”.

La riforma vuole ”fornire maggiore sistematicita’ e rigore e coniugare tradizione e innovazione; razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l’approfondimento delle materie; caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale e articolare il primo biennio in alcune discipline comuni, anche al fine di facilitare l’adempimento dell’obbligo di istruzione e il passaggio tra i vari percorsi; riconoscere ampio spazio all’autonomia delle istituzioni scolastiche; consentire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo studente la possibilita’ di approfondire e recuperare le carenze”.

Per “cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e agli studenti di compiere scelte chiare”, i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni attivate vengono ridotti a 6 licei.

Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all’istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma avremo: Liceo Artistico, articolato in 6 indirizzi distinti, anche per facilitare la confluenza degli attuali istituti d’arte e garantire la continuita’ ad alcuni percorsi di eccellenza (arti figurative; architettura e ambiente; audiovisivo e multimedia; design; grafica; scenografia); Liceo Classico, con l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio e il potenziamento anche dell’area scientifica e matematica. Liceo Scientifico, con aumento del peso della matematica e delle discipline scientifiche per il ‘tradizionale’ e la nuova opzione delle ”scienze applicate” per raccogliere l’eredità della sperimentazione “scientifico-tecnologica”. Liceo Linguistico, che vedrà, sin dal primo anno, l’insegnamento di 3 lingue straniere.

Liceo Musicale e Coreutico, é una delle novità della riforma, sarà articolato nelle due sezioni: musicale e coreutica.

Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivate in convenzione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza. Liceo delle scienze umane, sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.
La riforma Gelmini “aumenta l’orario dell’asse matematico-scientifico per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti; potenzia l’insegnamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni con un monte ore di almeno 99 ore annuali ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. Sono poi previste discipline giuridiche ed economiche nel liceo delle scienze umane e nell’opzione economico-sociale; é possibile inoltre attraverso la quota dell’autonomia inserire tali discipline anche negli altri percorsi liceali”. L’insegnamento nel quinto anno di una disciplina non linguistica in lingua straniera, ”ci allinea alle migliori esperienze del resto d’Europa (CLIL)”, mentre viene valorizzata la lingua latina: il latino é presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, naturalmente, ma anche nello scientifico, nel linguistico e delle scienze umane. Negli altri licei é previsto come opzione.
Spiega il ministero: “Sarà valorizzata la qualita’ degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie.
I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilita’ di flessibilità”. Tutti i licei prevedranno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, con delle eccezioni: nel liceo classico negli ultimi 3 anni sono previste 31 ore, per rafforzare la lingua straniera; nell’artistico fino a 35 ore e nel musicale e coreutico fino a 32, poiché in questi due percorsi sono previste materie pratiche ed esercitazioni”.

Entrano poi a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto gli istituti d’arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e le sperimentazioni scientifico-tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall’esperienza delle scuole non statali, private o degli enti locali.

La nuova organizzazione dei licei prevede maggiore autonomia scolastica, con la possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilita’ degli orari del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco. Ma anche la possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali attraverso un contingente di insegnanti messo a disposizione degli Uffici scolastici regionali o anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio.
E si punta su un ”piu’ forte rapporto scuola-mondo del lavoro-università”, con la possibilita’, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stages o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie).
(ASCA)

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