Crisi edili. 200 riminesi sabato a Roma ‘in piazza per costruire un futuro’


La cassa integrazione in Regione coinvolge il 15% degli addetti nel settore edile, le gare d’appalto sono calate del 58%. In Italia il settore delle costruzioni ha perso 300.000 posti di lavoro, a Rimini oltre mille.
‘Per intenderci è come se fosse sparita un’azienda come la SCM. Ha detto Massimo Bellini (Fillea cgil). Questa crisi sta trascinando tutto ciò che è collegato alla filiera: aziende del legno, del cemento, del marmo e affini. I lavoratori dell’edilizia sono quelli che hanno pagato di più la crisi e che continueranno a pagarla, soprattutto dal punto di vista previdenziale.
La recente riforma infatti prevede che i lavoratori edili dovranno lavorare oltre i 68 anni su impalcature a 15-20 metri’.
Previdenza, blocco della contrattazione, infiltrazioni malavitose, sono alcuni dei problemi che riguardano la provincia di Rimini:
ci sono anche ‘la carenza di appalti, il caporalato, il mercato del lavoro incontrollato e l’affidamento di appalti ad aziende non italiane, come sta succedendo anche in questo momento al cantiere acer a Viserbella in via Varanin. Ha detto Francesco lo Russo – feneal uil.
I sindacati confermano che ci saranno grossi problemi entro fine anno per i lavoratori al cantiere della terza corsia dell’autostrada, con la chiusura lavori anticipata al 2012 anziché al 2014. Tra le proposte dei sindacati: il rilancio dell’edilizia nella direzione della green economy, la destinazione di una quota dell’IMU ai comuni, per superare il patto di stabilità, da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo.
‘Si sono moltiplicate in questi giorni le vertenze sindacali e gli sfratti ai lavoratori che non riescono più a pagare gli affitti. Ha detto Roberto Casanova – filca cisl.
sarà massiccia la partecipazione riminese, con 4 pullman e 200 lavoratori.
Il corteo dei manifestanti partirà alle 9 da piazza Bocca della verità e arriverà al Colosseo alle 10,30 dove parleranno i tre segretari confederali generali Angeletti, Bonanni e Camusso.