Cresce la domanda abitativa in Emilia Romagna. A Rimini servono 6.600 alloggi


Nei prossimi anni la domanda abitativa in Regione e a Rimini sarà sempre più pressante. E’ quanto emerge della ricerca ‘Residenza e occupazione in Emilia-Romagna: costruire risposte per generare futuro’, commissionata da ANCE Emilia Romagna al CRESME.
Nei prossimi dieci anni in Emilia Romagna crescerà il numero di famiglie, non tanto per l’aumento demografico ma per la sempre maggiore frammentazione dei nuclei. A Rimini l’aumento di famiglie stimato nel decennio 2023/33 è del 6,9%. Un trend che porta ad una naturale conseguenza: la crescita in tutta la regione della domanda abitativa, a cui contribuiscono anche la presenza di studenti fuori sede e di lavoratori temporanei e il fenomeno dilagante degli affitti brevi.
Secondo i dati riportati dall’analisi dell’associazione costruttori, nei dieci capoluoghi emiliano-romagnoli il numero di famiglie segnerà una crescita stimata tra le 46mila e 67mila unità, generando una domanda teorica nel decennio 2023-2033 di circa 69mila alloggi. Per Rimini si parla di 6.600 alloggi.
Il Comune, ricorda l’assessora all’urbanistica Valentina Ridolfi, sta cercando risposte attraverso il piano casa. Gli interventi in edilizia residenziale pubblica sono fondamentali ma da soli non bastano. Il diritto alla casa passa dall’impegno degli enti locali, ma chiama in causa Governo, categorie, costruttori per un impegno comune sul fronte normativo, procedurale, economico. A livello nazionale l’ultimo grande piano per la casa risale a mezzo secolo fa. Dall’Europa si attendono risorse per l’edilizia economicamente accessibile. Ma, conclude la Ridolfi, anche i privati devono concorrere nella logica della responsabilità territoriale di impresa.