Concessioni. Ridolfi: Governo inadempiente scarica responsabilità su enti locali


Sono passati 71 giorni dal termine ultimo per l'emanazione del decreto operativo su indennizzi e criteri indispensabili alla redazione delle future evidenze per la gestione dell'arenile in Italia. Tutto "in un voluto silenzio", accusa l'assessora al Demanio del Comune di Rimini Valentina Ridolfi. "Il Governo è quindi inadempiente rispetto alla sua stessa legge approvata a fine 2024. A questo punto, visto l'enorme ritardo (due mesi e mezzo) e il silenzio romano (abbiamo provato a sondare gli uffici dello Stato anche la scorsa settimana ma senza ottenere una rassicurazione né una sola certezza sui tempi), riesce difficile pensare che tutto questo sia casuale. Dopo la serie iniziale di indiscrezioni, e di bozze dalla diversa paternità, il decreto è entrato nel porto delle nebbie. E riesce quindi difficile confidare che la cosa possa avere a breve una accelerazione".
Una situazione che "mette in crescente difficoltà le amministrazioni locali alle prese con la questione bandi, da completare comunque entro la primavera 2027. La scadenza è, dunque, sempre più vicina".
Prosegue la Ridolfi: "Non potere avere alcuna certezza operativa su criteri, indenizzi, specificazioni indispensabili, rischia di portare al caos delle evidenze pubbliche. Ogni Comune farà da solo? Avremo un litorale italiano arlecchino? Come può un Governo pensare di risolvere una questione così delicata e strategica per il turismo nazionale, che vale miliardi di euro di PIL e milioni di posti di lavoro, senza dare una direzione di marcia ai tanti territori che di turismo vivono? Con comprensibile insistenza, i nostri stessi operatori chiedono certezze su un percorso che, in ogni caso, dovrà essere concluso entro meno di due anni. Se proprio non si vuole rispondere agli Enti locali, magari pensando di poter scaricare su di loro ogni responsabilità politica e amministrativa, come si può non ascoltare le preoccupazioni di chi sull'arenile lavora, vuole lavorare, vuole investire?".
"Probabilmente, e ancora una volta, toccherà ai Comuni e alle Regioni farsi carico delle responsabilità altrui. La Regione Emilia Romagna ha già annunciato la stesura di linee di indirizzo per un bando tipo, con l'obiettivo di evitare, almeno nella nostra costa, l'effetto patchwork di una situazione che Roma non sta governando. Ma - conclude la Ridolfi - avere la sensazione che allo Stato tutto questo interessi relativamente, nonostante l'importanza assoluta dell'argomento, lascia, oltre che sconcertati, profondamente rammaricati".