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Balneari, atteso il decreto

Concessioni, il decreto si fa attendere. A Ostia gare già fatte: 70% di conferme

In foto: spiaggia di Rimini
spiaggia di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 19 Mag 2025 13:20 ~ ultimo agg. 13:49
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E' iniziata ufficialmente nel fine settimana la nuova stagione balneare ma anche quest'anno sugli operatori resta la spada di damocle delle concessioni balneari. Le evidenze pubbliche per la riassegnazione si dovranno svolgere entro il giugno 2027 ma ancora non si conoscono i contenuti del decreto legato agli indennizzi per i concessionari uscenti. Il documento, elaborato dal MIT, è al vaglio degli altri ministeri e del Consiglio di Stato. "Alla luce delle parole del ministro Salvini - commenta alla trasmissione Fuori dall'Aula di Icaro TV - il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni - confidiamo che ci siano tutte le garanzie a tutela delle imprese che hanno creato una eccellenza a livello mondiale. Sarebbe ingiusto che migliaia di piccole realtà a gestione famigliare si trovassero senza un lavoro e senza neppure il riconoscimento degli investimenti fatti. Quindi chiediamo che in questo decreto ci sia il riconoscimento del valore dell'impresa perchè è vero che lo Stato ci ha dato la sabbia, e quello è un bene demaniale, ma quello che l'azienda che insiste li sopra l'hanno creata dei privati. Il problema è che l'Europa si sta opponendo al riconoscimento di ogni tipo di valore di queste imprese." Vanni spiega poi che aste, bandi o gare finiscono per favorire chi ha più forza economica "e le nostre sono invece microimprese a gestione famigliare che partono svantaggiate in ogni competizione.

Intanto ci sono alcuni comuni che, a prescindere dal decreto attuativo sugli indennizzi, hanno deciso di procedere già alle aggiudicazioni. In questi giorni, ad esempio, si è conclusa la procedura relativa alle 31 concessioni balneari messe a bando dal Comune di Roma per il litorale di Ostia. 100 i partecipanti per i 30 lotti (di cui 24 stabilimenti, 4 ristoranti e 2 chioschi). 21 delle concessioni balneari riassegnate sono rimaste ai precedenti gestori, pari al 70%. 

Dal minuto 24 l'intervista a Mauro Vanni



 

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