Commento anti-Salvini sui social, il sindaco di San Mauro nella bufera


Il sindaco di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia, finisce nella bufera per un commento sotto un post su Facebook. La prima cittadina del Rubicone è stata oggetto di un intervento – sempre affidato al social network – da parte del ministro dell’Interno, Matteo Salvini in cui il vicepremier scrive “mi definisce ‘ladro razzista’, complimenti alla signora, che fa l’insegnante…“. La Garbuglia però cerca di minimizzare. “Chiedo scusa – dice all’Ansa – se ho urtato la sensibilità del ministro. Lui ne fa tante di battute, a volte possono scappare anche a un sindaco di periferia“. Quella comparsa online, spiega, “era una battuta sotto questa nota che ho letto su Facebook e che diceva si è passati dall’antiberlusconismo all’antisalvinismo: mi è venuto spontaneo dire siamo passati anche da un puttaniere ad un ladro razzista. Non è che fosse riferito esplicitamente a lui, era riferito in generale ad un clima che c’è nel Paese. Comunque se il ministro si è sentito offeso chiedo scusa: era una battuta“.
La questione però non sembra archiviata. “Un’affermazione gravissima, resa ancora più grave dal fatto che a pronunciarla è stato un Sindaco della Repubblica”, attacca il Segretario della Lega Romagna, On. Jacopo Morrone. “Mai mi sarei aspettato – prosegue – che il Sindaco Garbuglia potesse offendere due figure istituzionali di questo Paese, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini e l’europarlamentare Silvio Berlusconi. Suggerisco al consiglio comunale di San Mauro di prendere le distanze dal ‘suo’ Sindaco perché è chiaro che la Garbuglia è offuscata dall’odio nei confronti dell’avversario politico dimenticandosi che non parla a titolo personale ma nella veste di primo cittadino.” Morrone anticipa che segnalerà “il post diffamatorio agli organi competenti. Non possiamo tollerare simili affermazioni, tanto più che a rendersene protagonista è un Sindaco romagnolo”.
Anche Forza Italia non l’ha presa bene. “Vivissimi complimenti al sindaco Pd di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia che, nella sua veste di primo cittadino – scrive Anna Maria Bernini, presidente del Gruppo FI al Senato –, esordisce a mezzo social insultando il Ministro dell’Interno e il nostro presidente Silvio Berlusconi nel suo ruolo di ex Presidente del Consiglio. Con le solite battutacce, trite e ritrite, degne dei migliori leoni da tastiera. Da un sindaco, nonché insegnante, ci saremmo aspettati rispetto per le Istituzioni, oltre che commenti di spessore e nel merito delle questioni. Ma probabilmente è pretendere troppo da personaggi che sono il degno prodotto di una sinistra che, negli anni, ha saputo seminare solo odio e rancore. Per questi atteggiamenti, solo un sorriso compassionevole“.