Chiama i carabinieri minacciando il suicidio, ricerche al porto canale di Rimini


Intorno a mezzogiorno ha chiamato la Stazione dei carabinieri di Rimini Porto e, utilizzando un nome di fantasia, ha annunciato di volerla fare finita: “Mi voglio ammazzare, mi butto nel porto”. Poi la telefonata si è bruscamente interrotta. Lungo il porto canale di Rimini si sono precipitate le pattuglie dei carabinieri, mentre in mare è uscita una motovedetta della capitaneria di porto, coadiuvata da un equipaggio dei vigili del fuoco. Le ricerche, sia via terra che via mare, però, non hanno dato alcun esito.
E’ possibile che la donna, una 32enne italiana con disturbi della personalità, che alloggerebbe in una casa famiglia fuori regione, abbia solo minacciato di compiere l’estremo gesto. I militari dell’Arma, che nel frattempo sono risaliti alla sua reale identità, sono riusciti a contattare il padre. E’ stato proprio il genitore a riferire che in passato la figlia aveva messo in atto un gesto simile, lanciando (per fortuna) un allarme poi rivelatosi infondato. I carabinieri di Rimini, verso le 14, erano riusciti ad avere un breve contatto telefonico con la donna, prima che la linea si interrompesse nuovamente.
Stando alle ultime informazioni raccolte, la donna risulta in salvo. Attualmente si trova vicino a Roma e non sarebbe mai stata a Rimini nella giornata odierna. Si è trattato, quindi, di un falso allarme. Ora i carabinieri valuteranno se denunciarla per procurato allarme, dal momento che il personale della capitaneria, dell’Arma e dei vigili del fuoco è stato impegnato per ore nelle ricerche.