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Calo del 15%

Cause civili pendenti. Migliora la situazione nel tribunale di Rimini

In foto: L'ingresso del tribunale di Rimini
L'ingresso del tribunale di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 7 Ago 2025 10:07 ~ ultimo agg. 10:18
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Tra il 2021 e il 2024 i Tribunali Ordinari italiani hanno registrato una diminuzione del 13,3% di arretrati civili pendenti, passando da 1.361.137 a 1.180.566.  È quanto emerge da un’analisi condotta dall’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa. Su un totale di 140 tribunali solo 17 hanno registrato un incremento, mentre i restanti 123 hanno evidenziato una riduzione dei procedimenti civili pendenti, con le diminuzioni più significative a Palmi (-45,6%), Barcellona Pozzo di Gotto (-43,9%), Lodi (-42,9%), Rovigo (-41,4%), Foggia (-41,4%) e Larino (-40,8%). Tendenza positiva in tutti i Tribunali ordinari dell' Emilia Romagna regione, con una sola eccezione: il Tribunale di Bologna, dove i casi civili pendenti sono aumentati del 16,5%, (da 18.986 a 22.126). Per quanto riguarda Rimini, il Tribunale ha visto un calo del carico pendente del 15,3% (da 4.391 a 3.720). A guidare la classifica regionale è Parma, con una netta diminuzione del 32,1% (da 5.697 a 3.871). A seguire i tribunali di Reggio Emilia (-19,8%, da 3.644 a 2.923), Ferrara (-18,1% da 1.687 a 1.381), Piacenza (-16,8%, da 2.845 a 2.367), Modena (-16,2%, da 6.703 a 5.617). L’arretrato dei procedimenti civili è stato smaltito con ritmi più lenti a Forlì (-9,8%, da 4.035 a 3.638) e Ravenna (-3,4%, da 2.969 a 2.868). 

Situazione incoraggiante anche nelle Corti d’Appello. Su 29 sedi (di cui tre sezioni distaccate), solo 5 hanno registrato un aumento dei procedimenti civili pendenti tra il 2021 e il 2024. Per la Corte d’Appello di Bologna i casi pendenti sono calati del 36,2% (quinta miglior performance in Italia) in tre anni, passando da 8.929 nel 2021 a 5.700 nel 2024.

“La riduzione complessiva dei procedimenti civili, sia nei Tribunali Ordinari che nelle Corti d’Appello, rappresenta un segnale incoraggiante che merita di essere consolidato,” osserva il presidente dell'associazione, l'avvocato Antonello Martinez. “I dati mostrano però che i grandi distretti continuano a sostenere un carico rilevante, segno che restano criticità da affrontare. Per questo è essenziale proseguire con interventi strutturali e investimenti mirati, affinché i miglioramenti non restino isolati ma diventino parte di un sistema giudiziario più efficiente e omogeneo. In un Paese in cui la giustizia civile incide sulla competitività e sulla fiducia degli operatori economici, garantire un accesso uniforme e tempestivo è una priorità se vogliamo contribuire concretamente alla crescita dell’Italia.”

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