Casa d’appuntamenti in via Gambalunga. 6 cinesi in manette


I ‘massaggi Shiatsu’, come era scritto negli annunci sui giornali e su internet, non c’entravano niente. Le ragazze cinesi, circa una ventina, arrivate a Rimini, attraverso l’organizzazione criminale gestita da 6 connazionali, sapevano bene che cosa avrebbero fatto. Gli sfruttatori, dopo un anno di indagini, sono finiti in manette. Tre uomini (il più giovane di 22 anni) e tre donne, con compiti diversi: gli uni, introducevano le ragazze in Italia e localizzavano gli appartamenti, sparsi in varie città, le altre, si occupavano dei contatti diretti coi clienti e del denaro. La cinese 39 enne arrestata a Rimini, gestiva la base logistica del sodalizio criminale, un appartamento in via Gambalunga.
I clienti, a Rimini, erano italiani ed extracomunitari, sopratutto magrebini. Costo di ogni prestazione, 50 euro. Nell’appartamento riminese, affittato regolarmente ad un cinese, avveniva lo ‘smistamento’.
Per ‘testare’ le capacità delle ragazze, le meretrici telefonavano ai clienti dopo ogni prestazione e, a seconda del giudizio espresso, le mandavano a Prato, Livorno, Firenze, Padova e Venezia. Sono stati sequestrati migliaia di euro. Interrogate dalla polizia, le ragazze, tutte più o meno trentenni, non hanno detto nulla contro i loro carnefici.
Newsrimini.it
(nella foto Bove la perquisizione in uno degli appartamenti oggetto dell’indagine)