Carenze orarie. La Uil all'Ausl Romagna: "siamo al paradosso"


Clima teso nella sanità romagnola dove la Uil FPL parla di situazione paradossale. "Non bastavano i recuperi ticket e i premi ai Direttori - si legge in una nota -, a fare indignare sono le lettere che l'Azienda USL della Romagna sta inviando a diversi dipendenti nelle quali comunica loro trattenute stipendiali per carenze orarie non recuperate." Secondo il sindacato "sarebbe opportuno che qualcuno prima di inviare lettere di questo genere, si ponesse il problema del perché qualche lavoratore abbia potuto maturare un debito orario". La Uil si pone delle domande: "lo sviluppo della turnazione, infatti, della quale ha peraltro responsabilità il datore di lavoro, ha messo nelle condizioni le lavoratrici e i lavoratori di raggiungere il proprio debito orario contrattualmente previsto? Alle lavoratrici e ai lavoratori è stato fatto presente durante l'anno che andava recuperato il debito?". Il sindacato definisce l'Azienda USL della Romagna come "una nave alla deriva senza comandante" dove "la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra". L'appello che arriva è rivolto alla politica locale per capire "se ha intenzione di fare qualcosa a tutela di chi ogni giorno è in prima linea a garanzia della sanità pubblica". La UILFPL annuncia la volontà di mettere in campo le "azioni necessarie per sostenere la dignità ed il portafoglio dei Professionisti che ogni giorno si impegnano nelle corsie e nei servizi". L'ipotesi, sollecitata da alcuni lavoratori, è quella di adire al Giudice del lavoro "affinché all'interno dell'Azienda USL della Romagna si riporti equilibrio rispetto all'applicazione delle regole iniziando dalla garanzia delle ferie e al pagamento degli straordinari" conclude il sindacato.