Canoni demaniali al porto. Cna: si tratta di prezzi definiti per legge


I 14 operatori, con il Consorzio del porto, CONFERSERCENTI e CNA.COM in merito agli articoli apparsi sui quotidiani di oggi (22-11) che sottolineano come i canoni demaniali siano un affare per tali imprenditori, considerano i suindicati articoli scritti ad arte visto il ricorso al Tar presentato dalle imprese concessionarie e tengono a specificare quanto segue:
investendo in proprio somme ingenti. (conosciamo bene il loro valore economico)
Le cifre apparse negli articoli che non sono una novità, non sono quelli definitivi ma corrisposti a titolo provvisorio in quanto soggetti a conguaglio che a tutt’oggi non è stato determinato.
In relazione a questo la Legge finanziaria per il 2007 ha riformato la disciplina in materia di
quantificazione del canone per concessioni demaniali marittime aventi finalità turistico ricreative, elevandoli e parametrandoli a valori di mercato e prevedendo la rideterminazione di quelli pagati negli anni pregressi.
La speranza dei Concessionari è quella di non doversi rapportare con interlocutori forti finanziariamente che possono fare il bello e cattivo tempo e che a differenza della Pubblica Amministrazione deve intervenire per la pubblica utilità.
L’auspicio è che le progettualità insistenti sulla città siano convenienti per tutta la collettività comprese le Imprese Concessionarie, la Società Proponente il project e la Pubblica Amministrazione.
Il ricorso al Tar come già specificato dagli gli scriventi, deve essere considerato come atto di garanzia e come tale, se c’è la volontà di concertazione, può essere ritirato.
Gli scriventi sono sempre a disposizione per incontrare tutti gli interlocutori al fine di trovare un accordo soddisfacente le parti.