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Canoni demaniali al porto. Cna: si tratta di prezzi definiti per legge

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 22 Nov 2007 16:51 ~ ultimo agg. 12 Mag 06:30
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I 14 operatori, con il Consorzio del porto, CONFERSERCENTI e CNA.COM in merito agli articoli apparsi sui quotidiani di oggi (22-11) che sottolineano come i canoni demaniali siano un affare per tali imprenditori, considerano i suindicati articoli scritti ad arte visto il ricorso al Tar presentato dalle imprese concessionarie e tengono a specificare quanto segue:

  • I concessionari come in tutta Rimini hanno acquistato dette concessioni a prezzi di mercato
    investendo in proprio somme ingenti. (conosciamo bene il loro valore economico)

  • I canoni demaniali sono determinati dalla Legge dello Stato e pertanto non negoziabili.
    Le cifre apparse negli articoli che non sono una novità, non sono quelli definitivi ma corrisposti a titolo provvisorio in quanto soggetti a conguaglio che a tutt’oggi non è stato determinato.
    In relazione a questo la Legge finanziaria per il 2007 ha riformato la disciplina in materia di
    quantificazione del canone per concessioni demaniali marittime aventi finalità turistico ricreative, elevandoli e parametrandoli a valori di mercato e prevedendo la rideterminazione di quelli pagati negli anni pregressi.

  • Tra gli obblighi dei Concessionari vi sono tra l’altro l’ordinaria e la straordinaria manutenzione, gli investimenti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, che negli anni sono stati corposi non sono rimborsabili anche se la proprietà rimane sempre del demanio. (anno 2006 spese sostenute 1.980.000/00 € certificati)
  • Gli Imprenditori hanno tutti gli interessi affinché si riqualifichi l’area

    La speranza dei Concessionari è quella di non doversi rapportare con interlocutori forti finanziariamente che possono fare il bello e cattivo tempo e che a differenza della Pubblica Amministrazione deve intervenire per la pubblica utilità.
    L’auspicio è che le progettualità insistenti sulla città siano convenienti per tutta la collettività comprese le Imprese Concessionarie, la Società Proponente il project e la Pubblica Amministrazione.
    Il ricorso al Tar come già specificato dagli gli scriventi, deve essere considerato come atto di garanzia e come tale, se c’è la volontà di concertazione, può essere ritirato.
    Gli scriventi sono sempre a disposizione per incontrare tutti gli interlocutori al fine di trovare un accordo soddisfacente le parti.

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