Bozza sulle concessioni demaniali. Indennizzi e riduzione dei canoni


Pare stia prendendo forma la bozza di decreto interministeriale che disciplina l'indennizzo relativo alle concessioni demaniali marittime. E' di questa mattina, giovedì, un articolo del Sole24Ore che ne anticipa gli elementi salienti. Nelle ultime ore c'è stato il via libera da parte della Ragioneria dello Stato al provvedimento che, dopo una lunga gestazione, dovrebbe mettere ordine sul tema degli indennizzi ai concessionari uscenti, stabilendo criteri e modalità di quantificazione dei ristori oltre che il valore stesso dei canoni. "Attendiamo ora - commenta l'assessora comunale al Demanio Valentina Ridolfi - di vedere il testo definitivo, per poter dunque assorbire le prescrizioni normative nelle evidenze pubbliche che l’Amministrazione Comunale sarà chiamata a bandire. Come noto, da mesi abbiamo attivato un gruppo di lavoro composto da tecnici e dirigenti e affiancato da esperti del settore, appositamente dedicato alla gestione di questa delicata procedura di evidenza, un lavoro che restava di rimanere incompiuto in assenza delle indispensabili direttive operative da parte del Governo e che ora si prospetta possa riprendere. Un percorso da compiere in coordinamento con la Regione Emilia-Romagna e i comuni costieri, con cui auspichiamo di poterci confrontare a stretto giro per avanzare nel lavoro in maniera omogenea ed evitare il rischio, come già espresso dalla stessa Regione, di procedere in ordine sparso in un contesto già così complesso".
Critica sulla bozza, dove si parla anche della possibile riduzione dei canoni, LegaCoop Romagna: "La bozza circolata in queste ore sembra purtroppo confermare i timori che avevamo già espresso nei mesi scorsi, a partire dalla nostra campagna “Salviamo le spiagge della Romagna”. Per noi il tema degli indennizzi per chi perderà le concessioni è centrale per garantire la continuità strutturale al settore balneare, e non può essere ridotto a un fatto simbolico o poco più. Le nostre cooperative balneari e i loro soci non possono accontentarsi di indennizzi simbolici o limitati ai beni materiali non ancora ammortizzati, che non riconoscano il vero valore commerciale dell’impresa. Parliamo di attività a carattere familiare che hanno reso il modello romagnolo famoso nel mondo, con decenni di esperienza e professionalità alle spalle. Sono imprese che hanno costruito lavoro e valore sul territorio, servizi e accoglienza, cultura, tradizioni, tutela dell’ambiente e un modello per la sicurezza sulle spiagge. Valorizzare questa professionalità e riconoscerne il valore economico è un atto dovuto, non una gentile concessione. Dalle anticipazioni che apprendiamo dalla stampa, il decreto in analisi prevede invece la riduzione dei canoni demaniali: un provvedimento che non abbiamo mai richiesto, non strategico e che rischia di essere strumentalizzato, a tutto danno di una vera politica di sostenibilità del settore nel lungo periodo"