Bologna. Il sindaco Delbono si dimette: torno all’università


Così il sindaco di Bologna Flavio Delbono, indagato per peculato, abuso di ufficio e truffa aggravata, ha annunciato alla città le sue dimissioni. All’origine della sua decisione, ha spiegato, il fatto che “i modi e i tempi richiesti per difendermi eventualmente in sede giudiziaria, rischiano di avere ripercussioni negative sulla mia attività di sindaco”. E per spiegare la nuova decisione rispetto all’intenzione di non dimettersi nemmeno in caso di rinvio a giudizio annunciata sabato scorso, ha aggiunto: “La storia di questa città e la lunga tradizione di impegno civico fanno sì che a Bologna ci sia una cultura diversa rispetto alle altre città. Bologna per me viene prima di tutto”.
Il sindaco ha poi rassicurato i cittadini sulla continuità del lavoro dell’Amministrazione comunale e in particolare a proposito dell’imminente discussione sul bilancio 2010. “Per senso di responsabilità – ha chiarito – sceglierò modi e tempi che dovranno tener presente i temi prioritari della città a partire dal fatto che nei prossimi giorni inizierà in aula l’esame per la discussione del bilancio 2010”. Un bilancio di cui Delbono ha precisato: “Rivendico la bontà nell’interesse della città, così come sono orgoglioso delle cose fatte in questi mesi”.
Delbono è sotto inchiesta per peculato, abuso d’ufficio e truffa in relazione ad alcuni viaggi con l’ex fidanzata e ex segretaria Cinzia Cracchi fatti passare come trasferte di lavoro quando era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.
SINDACO: HO FATTO COSA GIUSTA ORA TORNO A UNIVERSITA’
Il sindaco di Bologna Flavio Delbono, dopo l’annuncio in Consiglio comunale delle sue dimissioni per via dell’inchiesta in corso in Procura contro di lui, ha chiarito meglio la decisione rispondendo brevemente alle domande dei giornalisti in una conferenza stampa nella Sala Rossa di Palazzo d’Accursio. “Penso di aver fatto la cosa giusta”, ha detto il sindaco a proposito delle sue dimissioni. E a chi gli chiedeva che cosa farà ora, il sindaco, che è anche un economista, ha spiegato: “Sicuramente torno all’Università, poi vedremo”. Ha ribadito più volte che la sua decisione è stata presa “in piena coscienza e autonomia” e che non c’é stato nessun contatto con la segreteria nazionale del Pd (“mai sentito Bersani”, ha chiarito) mentre ha ammesso di aver parlato con il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani dicendo però: “Con Errani ci parlo sempre”. Rispetto al sostegno da parte del suo partito, ha aggiunto, “non mi aspettavo né di più né di meno”. In ogni caso ha escluso categoricamente di credere di essere vittima di un complotto politico: “No, no, no”, ha risposto ai cronisti.
Per il consigliere comunale di Sinistra per Bologna, l’ex magistrato Libero Mancuso, “Delbono è un uomo addolorato e ferito”.
L’iter per l’approvazione del bilancio 2010 di Bologna sarà rispettato nonostante l’addio del sindaco. Lo ha assicurato Maurizio Cevenini, presidente del consiglio comunale, spiegando che “le dimissioni vengono ratificate a 20 giorni dall’annuncio” e quindi la discussione della manovra, in programma in questo fine settimana, “proseguirà in maniera regolare e normale”.
CRACCHI: DECISIONE GIUSTA PER LA CITTA’ – “Delbono ha preso la sua decisione. Credo che in questo momento sia la decisione giusta per la città”. Questo il primo commento alla notizia delle annunciate dimissioni del sindaco fatto da Cinzia Cracchi, l’ex compagna ed ex segretaria in Regione di Delbono, alla base della vicenda giudiziaria. La dichiarazione è stata diffusa dal suo difensore, avv.Guido Clausi Schettini. (ANSA)