Banda Uno Bianca: Roberto Savi chiede la grazia. Ass. Vittime: ‘una vergogna’

A quanto si è saputo, Savi, che è detenuto a Milano, ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Tribunale di 1Sorveglianza di Milano.
A questo punto comincerà il lungo iter che porterà la richiesta all’attenzione del ministro della Giustizia e del presidente della
Repubblica.
Immediate le reazioni: “Spero che ci siano i magistrati di sorveglianza, spero che non gliela diano, mi sembra di sognare: è una cosa vergognosa”, commenta Rosanna Zecchi, presidente della associazione che riunisce le vittime della Uno Bianca, ha accolto con uno sfogo amaro la notizia che Roberto Savi ha chiesto la grazia.
“Una persona che ha ucciso 24 persone – ha
aggiunto la donna, il cui marito è morto sotto i colpi della banda – mi meraviglio che non si vergogni”.
“Non credo che gliela possano dare – ha aggiunto – e se gliela danno sono pazzi. Non ci sono solo i morti, che si rivolteranno nella tomba, ma anche i feriti: sono persone che
ancora portano i segni di quello che hanno subito, si stanno ancora curando, ancora non riescono ad andare nei supermercati, in banca o alle poste, perché hanno paura di luoghi affollati.
Mi meraviglio davvero che non si vergogni, ci vorrebbe più dignità”.(ANSA).