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Balneare: segnali preoccupanti dal convegno al SUN

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Sab 18 Ott 2008 15:48 ~ ultimo agg. 12 Mag 17:09
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A lanciare l’allarme, in particolare, Riccardo Borgo, Presidente di S.I.B. Confcommercio, che ha parlato delle diverse imprese destinate a chiudere.

“Il turismo italiano – ha detto Riccardo Borgo, Presidente S.I.B. Confcommercio. – Il turismo italiano non gode di buona salute e da più parti ci arrivano segnali di imprese destinate a chiudere. La legge attuale non ci da certezze ed è sempre più difficile trovare un politico che, passata la fase elettorale, ci ascolti. Siamo sempre disponibili al dialogo sui temi per noi più caldi – aumento dei canoni demaniali, il peso dell’IVA al 20% sul reddito e la titolarità delle nostre strutture, e incontreremo martedì il Sottosegretario al Turismo Vittoria Brambilla.

“Lo scenario italiano non è roseo.” – Ha detto Vincenzo Lardinelli Presidente F.I.B.A. Confesercenti – “A fronte di un aumento del turismo l’Italia assiste ogni anno ad una perdita di posizione rispetto agli altri stati del mondo, a causa di una competizione sempre più serrata. Non abbiamo risposte chiare dal governo, e a fronte di questo desideriamo lanciare proposte durante i nostri incontri e soprattutto difendere il diritto alla titolarità della spiaggia. A norma di legge è giusto che resti il demanio dello Stato, non discutiamo sulla proprietà, ma vogliamo offrire possibilità di sviluppo concedendo la titolarità degli stabilimenti balneari.”

“Voglio lanciare in questo contesto una piccola provocazione.” – Ha detto Giorgio Mussoni Presidente OASI Confartigianato – “Quando ci incontriamo in questo tavolo siamo sempre d’accordo sulle strategie da perseguire e sulle tematiche da portare di fronte alle istituzioni. Accade però che spesso ci siano fra noi delle frammentazioni e quindi delle spaccature. L’atteggiamento vincente per raggiungere i nostri obiettivi – diminuzione dell’IVA e abbattimento degli attuali canoni demaniali – è quello di continuare ad affrontare in maniera sinergica e con un atteggiamento comune tutte queste problematiche, soprattutto durante le trattative con le istituzioni.”

“Voglio lanciare anch’io la mia provocazione.” – Ha detto Renato Papagni Presidente di Assobalneari Italia. – “Noi siamo qui seduti a questo tavolo e complessivamente rappresentiamo almeno 12.000 operatori del settore, ma non ci sono politici intervenuti ad ascoltarci. Siamo imprenditori, dobbiamo portare progetti, fare rotta, dialogare fra noi e soprattutto essere ascoltati dai vertici della istituzioni. Ho qui pronta una lettera da consegnare al Premier Silvio Berlusconi che, se firmata congiuntamente da tutti noi rappresentanti, sono certo abbia un peso diverso. Insieme possiamo trovare la spinta giusta e la forza per farci ascoltare.”

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