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interrogazione in Regione

Ausl Romagna nel caos ma compensi super per i dirigenti: polemiche da Lega e FdI

In foto: la sede Ausl di Rimini
la sede Ausl di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 7 min
Lun 8 Set 2025 16:39 ~ ultimo agg. 18:29
Tempo di lettura 7 min

Scoppia la polemica intorno ai premi di risultato per i dirigenti dell'Ausl Romagna, approvati una decina di giorni fa. Il centrodestra all'attacco: cifre spropositate in un momento di difficoltà dell'azienda sanitaria.

“In periodo ancora vacanziero si apprende la notizia dei compensi aggiuntivi che i vertici dell’Ausl Romagna si sarebbero attribuiti con il benestare della Regione Emilia-Romagna, giustificandoli con il raggiungimento, nel 2024, del “91% degli obiettivi di gestione e salute pubblica”. Lo sottolinea il deputato Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna.

"Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna, potrà quindi contare su un premio di 28.198 euro calcolato sul trattamento economico annuo di 154.937 euro. Ai direttori sanitario e amministrativo premi da 22.558 euro a fronte di un trattamento di 123.949 euro all’anno".

"Non sappiamo quali fossero gli obiettivi da raggiungere, certamente non saranno stati troppo ambiziosi visto lo stato precario in cui versa la sanità romagnola. A questo proposito vorremmo ricordare alcuni dati: l’aumento dei ticket sanitari, l’invio agli utenti romagnoli di oltre 260mila lettere di richiesta di ticket non pagati per un ammontare di circa 19 milioni di euro, il disavanzo del sistema sanitario regionale di quasi 645 milioni di euro per il 2025, il bilancio in passivo dell’Ausl romagnola per il 2024 e poi i perduranti disservizi, la disorganizzazione e le interminabili attese per esami e visite specialistiche, senza parlare della situazione dei Pronto soccorso. La via d’uscita scelta dai vertici della sanità regionale è sempre la stessa, scaricare le colpe su altri e propagandare le proprie performance. Ma la realtà è un’altra ed è la maggioranza degli utenti a testimoniarlo".

Attacco politico conclusivo: "La sanità regionale è da sempre nelle mani della sinistra, che, per un decennio, ha anche governato il Paese. È ora che Carradori e compagni si assumano tutte le responsabilità del caso”.  

A denunciare il fatto è anche il consigliere regionale FDI Luca Pestelli, pronto a depositare un'interrogazione:
"Il bilancio di esercizio relativo all’anno 2024 presentato dall’Azienda USL Romagna ha riportato un passivo superiore alla somma di 37 milioni di euro e il bilancio preventivo relativo all’anno 2025 ha ipotizzato una perdita di oltre 200 milioni di euro. Nonostante questo, l'Azienda USL della Romagna ha recepito la disposizione della Giunta Regionale attraverso la determinazione n. 2430/2025, in data 26.08.2025, in forza della quale ha erogato premi di risultato ai propri dirigenti per un importo complessivo di € 96.997,31, di cui € 37.306,67 in favore del Direttore Generale, Dott. Tiziano Carradori".

: "L'Azienda USL della Romagna sta perseverando in politiche di accentramento dei servizi, che vengono irrimediabilmente allontanati dai cittadini - spiega -. In capo alle politiche aziendali, difettano visioni concrete di integrazione tra ospedale e territorio e di sviluppo di un sistema che coinvolga realmente la comunità degli operatori sanitari nel suo complesso. I cittadini sono pertanto costretti a confrontarsi quotidianamente con problematiche relative a liste d’attesa difficilmente accessibili, riduzioni di servizi – quali ad esempio la negazione della figura dell’infermiere a bordo di alcune ambulanze, e gli scarsi investimenti nelle procedure riabilitative in favore di anziani e disabili –, maggiori complicazioni nell’approvvigionamento di farmaci, a causa dell’utilizzo massivo, da parte dell’AUSL, del canale della distribuzione diretta, che rende la distribuzione meno capillare".

"In più - prosegue Pestelli - attraverso l’ultima manovra di bilancio varata dalla Giunta Regionale, sono stati richiesti ai cittadini emiliano-romagnoli ingenti sacrifici economici, alcuni dei quali anche relativi al tema della salute, come l'imposizione del cosiddetto ticket farmaceutico. Non a caso, la stessa Azienda USL della Romagna ha recentemente avviato una massiccia campagna di recupero crediti relativi a ticket sanitari nei confronti dei residenti. E non è un caso che il ritardo di anni con cui molti cittadini sono stati raggiunti dalle richieste di pagamento abbia fatto apparire questa operazione come tardiva e vessatoria: è stato infatti sostanzialmente negato ai cittadini, a causa del lungo tempo trascorso tra le prestazioni e le comunicazioni ricevute, il diritto di poter produrre documentazione a propria difesa".

Pestelli parla anche delle difficoltà per il personale medico e infermieristico: "A loro vengono quotidianamente imposti sacrifici relativi a turni di lavoro e non sempre gli straordinari risultano adeguatamente riconosciuti e le rispettive professionalità opportunamente valorizzate. Inoltre, ormai da tempo l’Azienda limita le nuove assunzioni, che sarebbero al contrario necessarie per una corretta integrazione e definizione dell’organico".

"Su queste basi - chiosa Pestelli - noi di Fratelli d'Italia vogliamo sapere dalla Giunta Regionale in base a quali criteri siano stati erogate le retribuzioni di risultato in favore della dirigenza dell’Azienda USL della Romagna, quali fossero gli obiettivi di risultato determinati per l’erogazione dei premi stessi, e se condivide l’opportunità dell’erogazione del premio in questo momento storico, sulla base di quanto sopra premesso e considerato".

Il testo dell'interrogazione, firmata anche dal consigliere riminese di Fratelli d'Italia Nicola Marcello:

• Attraverso la D.G.R. n. 1359/2025, del 04.08 u.s., le Aziende Sanitarie operanti sul territorio regionale sono state autorizzate a liquidare ai rispettivi Direttori Generali le retribuzioni di risultato relative all’annualità 2024, in base agli obiettivi precedentemente individuati.

• L’Azienda USL della Romagna ha recepito la disposizione della Giunta Regionale attraverso la determinazione n. 2430/2025, in data 26.08.2025, in forza della quale ha erogato premi di risultato ai propri dirigenti per un importo complessivo di € 96.997,31=, di cui € 37.306,67= in favore del Direttore Generale, Dott. Tiziano Carradori.

Considerato che:

• Il bilancio di esercizio relativo all’anno 2024 presentato dall’Azienda USL Romagna ha riportato un passivo superiore alla somma di 37 milioni di euro. Inoltre, il bilancio preventivo relativo all’anno 2025 ha ipotizzato una perdita di oltre 200 milioni di euro.

• In tale contesto, l’azione amministrativa dell’Azienda USL della Romagna sta perseverando in politiche di accentramento dei servizi, che vengono irrimediabilmente allontanati dai cittadini. In capo alle politiche aziendali, difettano visioni concrete di integrazione tra ospedale e territorio e di sviluppo di un sistema che coinvolga realmente la comunità degli operatori sanitari nel suo complesso.

• I cittadini sono pertanto costretti a confrontarsi quotidianamente con problematiche relative a liste d’attesa difficilmente accessibili, riduzioni di servizi – quali ad esempio la negazione della figura dell’infermiere a bordo di alcune ambulanze, e gli scarsi investimenti nelle procedure riabilitative in favore di anziani e disabili –, maggiori complicazioni nell’approvvigionamento di farmaci, a causa dell’utilizzo massivo, da parte dell’AUSL, del canale della distribuzione diretta, che rende la distribuzione meno capillare.

Considerato altresì che:

• Attraverso l’ultima manovra di bilancio, varata dalla Giunta Regionale, sono stati richiesti ai cittadini emiliano-romagnoli ingenti sacrifici economici, alcuni dei quali anche relativi al tema della salute: si pensi ad esempio all’imposizione del cosiddetto ticket farmaceutico.

• La stessa Azienda USL della Romagna ha recentemente avviato una massiccia campagna di recupero crediti relativi a ticket sanitari nei confronti dei residenti. Il ritardo – di anni – con cui molti cittadini sono stati raggiunti dalle richieste di pagamento ha fatto apparire questa operazione come tardiva e vessatoria: è stato infatti sostanzialmente negato ai cittadini, a causa del lungo tempo trascorso tra le prestazioni e le comunicazioni ricevute, il diritto di poter produrre documentazione a propria difesa.

• Anche al personale medico e infermieristico in forze all’Azienda USL della Romagna vengono quotidianamente imposti sacrifici relativi a turni di lavoro: non sempre gli straordinari risultano adeguatamente riconosciuti e le rispettive professionalità opportunamente valorizzate. Inoltre, ormai da tempo l’Azienda limita le nuove assunzioni, che sarebbero al contrario necessarie per una corretta integrazione e definizione dell’organico.

Interrogano

La Giunta Regionale per sapere:

• In base a quali criteri siano stati erogate le retribuzioni di risultato in favore della dirigenza dell’Azienda USL della Romagna.

• Quali fossero gli obiettivi di risultato determinati per l’erogazione dei premi stessi.

• Se condivide l’opportunità dell’erogazione del premio in questo momento storico, sulla base di quanto sopra premesso e considerato.

 

Luca Pestelli

Alberto Ferrero

Nicola Marcello

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