Aumenti benzina. Il pieno costa 3 euro in più


L’aumento maggiore – secondo le rilevazione effettuate dalla Staffetta Quotidiana – è quello dell’Agip, che mette a segno un incremento di 20 millesimi, il quinto rialzo consecutivo, e porta il prezzo della verde a 1,314 euro il litro. Aumenta invece di 15 millesimi la Total (a 1,309 euro il litro), di 10 la Shell (a 1,309 euro), di 4 la esso (a 1,301 euro) e di cinque la Erg (che rimane sotto la soglia 1,3 a 1,299 euro). Invariati i prezzi per gli altri marchi. Anche per il Gasolio arrivano rincari per sei marchi sugli otto monitorati da Staffetta quotidiana. L’Agip aumenta di 20 millesimi portando il prezzo a 1,158 euro il litro. Incrementi leggermente inferiori arrivano invece per Total (+15 millesimi a 1,153 euro), Erg (+10 millesimi, a 1,149 euro), Tamoil (+10 millesimi a 1,147 euro), Esso (+9 millesimi a 1,145 euro), Shell (+5 millesimi a 1.154 euro).
I rincari dei prezzi dei carburanti sono “isterici” e “aumentano ad una velocità impressionante”. Lo sostiene in una nota il presidente dell’associazione dei consumatori Codacons, Carlo Rienzi. “L’isterismo dei listini – si legge nella nota – solo in parte e’ giustificabile con i rincari avvenuti nelle quotazioni internazionali del petrolio, e allo stato attuale determina un maggior esborso pari a 3,3 euro per un pieno di benzina e a 3,15 euro per un pieno di gasolio”. Secondo le rilevazioni del Codacons, infatti, “solo 20 giorni fa la benzina costava 1,248 euro al litro, e il gasolio 1,095”. “Non ci resta che sperare – conclude Rienzi – in una futura cura che possa guarire la patologia di cui soffre il settore dei carburanti in Italia, sempre piu’ caratterizzato da prezzi che schizzano rapidamente al rialzo al primo accenno di aumento del petrolio”.
(ANSA)