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2024 positivo

Assemblea Ance: l'associazione punta su sicurezza, formazione e rigenerazione

In foto: Ulisse Pesaresi, Presidente di Ance Romagna e Maurizio Croci, presidente di Ance Emilia-Romagna
Ulisse Pesaresi, Presidente di Ance Romagna e Maurizio Croci, presidente di Ance Emilia-Romagna
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Lun 7 Lug 2025 09:58 ~ ultimo agg. 10:04
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Il ruolo dell’edilizia nel tracciare lo sviluppo futuro delle città è sempre più significativo. Dall’adattamento climatico alla rigenerazione urbana, dalla sicurezza sul lavoro all’emergenza abitativa, le sfide che la nostra società deve affrontare sono sempre più urgenti.

Questi sono stati solo alcuni dei temi affrontati lo scorso 2 luglio durante l’assemblea Ance Emilia-Romagna che si è svolta a Rimini. Gli interventi, in particolare quelli di Ulisse Pesaresi, Presidente di Ance Romagna e di Maurizio Croci, presidente di Ance Emilia-Romagna si sono concentrati proprio sull’andamento del settore edile e sulll’impatto dell’edilizia sui cambiamenti che stanno avvenendo, partendo proprio dal valore di Ance, dal suo ruolo fondamentale di intermediario tra le imprese e la pubblica amministrazione, e anche dai numeri: il 2024 e il primo semestre del 2025 sono stati positivi.

“In Romagna - ha spiegato Ulisse Pesaresi Presidente Ance Romagna - la chiusura del Superbonus non ha inciso in maniera determinante sull’andamento del settore edile che nel 2024 e inizio 2025 dà riscontri positivi, anche per l’occupazione. A tenere sono soprattutto le imprese più strutturate, da sempre l’ossatura della nostra associazione. Segnali positivi anche dal mercato degli immobili residenziali”. 

L’assemblea è stata l’occasione per un confronto su importanti temi strategici. 

Rigenerazione. Rigenerare le città è la strategia vincente per far crescere l’economia e migliorare le condizioni sociali. Rimane la criticità dei tempi e procedure. Occorre definire un’agenda per le città, con responsabilità chiare e risorse che devono avere evidenza nei PUG.

Accesso alla casa Il problema sta assumendo i contorni di un’emergenza sociale. Ance ha elaborato, insieme a Confindustria, un piano per la casa accessibile, basato anche su risorse private, assistite da garanzie pubbliche, sfruttando la sinergia tra operatori ed enti territoriali. È Necessario un coordinamento centrale che traduca in un solo progetto le tante iniziative che sono in corso.

Ritardi nei pagamenti. Dopo oltre 10 anni dall’apertura della procedura di infrazione Ue sui pagamenti, ci vogliono ancora più di 5 mesi contro i 30 giorni previsti (dati Ance). Sui ristori, per il caro materiali, il sistema è in attesa di quasi 3 miliardi di euro per lavori realizzati dal 2022 in poi.

Formazione. Il cantiere è come una fabbrica mobile e va quindi gestito con competenza e responsabilità. È difficile reperire manodopera specializzata, che va formata con grande attenzione. La formazione è un’attività importante che Ance Romagna porta avanti con Cassa Edile e Scuola Edile. 

Sicurezza sul lavoro. Si deve investire in misure di sicurezza efficaci per prevenire gli incidenti e creare un ambiente di lavoro responsabile, efficiente e sostenibile. Sicurezza e salute dei lavoratori sono la nostra priorità. Anche per quanto riguarda il tema del caldo anomalo, facciamo il possibile per la loro tutela. Sarebbe opportuno valutare le varie situazioni in maniera più puntuale e che le ordinanze sulla salute fossero prioritarie rispetto ad altre, come ad esempio l’inquinamento acustico per favorire il lavoro nelle ore più confortevoli dal punto di vista delle temperature”. 

“Sui temi della sicurezza – ha sottolineato Maurizio Croci Presidente Ance Emilia Romagna - serve l’impegno dei sindaci a valutare l’opportunità di derogare temporaneamente ai regolamenti comunali sul contenimento delle emissioni acustiche, almeno in vigenza di ordinanza regionale, in modo da rendere efficace l’adozione di un orario di lavoro flessibile condivisa da imprenditori e sindacati. All’emergenza abitativa, abbiamo deciso di dedicare la nostra Assemblea pubblica del 9 luglio a Bologna: presenteremo una ricerca del CRESME che oltre ad analizzare cambiamenti demografici, caratteristiche della domanda e offerta residenziale dei dieci principali comuni della Regione, si propone soprattutto di individuare soluzioni sostenibili al crescente fabbisogno abitativo”.

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