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tra entroterra e mare

Architettura, natura e design. Tappa a Montegridolfo per Vette e Onde Experience

In foto: Corso, Maggioni e Ferretti
Corso, Maggioni e Ferretti
di Redazione   
Tempo di lettura 7 min
Lun 2 Giu 2025 10:56 ~ ultimo agg. 13:21
Tempo di lettura 7 min

Innovazione, territorio e connessione. Queste le parole chiave emerse nello storico Palazzo Viviani del Castello di Montegridolf cpn, la seconda tappa 2025 del format “Vette e Onde Experience – Dialoghi tra Architettura, Natura e Design”, a cura di MC International e Arzanà.

Tema centrale dell’incontro: “Ripensare la Costa – L’abbraccio tra entroterra e mare”. È stato un confronto vivo e multidisciplinare sul futuro dell’ospitalità adriatica, tra sostenibilità, progettazione consapevole e valorizzazione delle identità locali.

Esperti del settore, architetti, imprenditori e designer si sono confrontati su una nuova idea di turismo: non più solo balneare, ma esperienziale, diffuso e integrato con il paesaggio.

A emergere con forza è stato il ruolo chiave dell’entroterra — borghi, colline e patrimoni culturali — come estensione naturale della costa, in grado di completare l’offerta turistica con itinerari lenti, autentici e sostenibili.

Dopo Cattolica il viaggio di Vette e Onde Experience prosegue continuando a tracciare nuove rotte nel mondo dell’accoglienza, tra design, natura e innovazione culturale. Le prossime tappe in programma sono: Livigno, 11-12 settembre 2025: Nuove forme di ospitalità e servizi per il turismo montano e Positano – Costiera Amalfitana, 23-24 ottobre 2025: Oltre il luccichio del mare.

Il resoconto del summit (a cura degli organizzatori)

Nel panel dedicato agli scenari internazionali Michele Pasca di Magliano (Zaha Hadid Architects) che ha sottolineato quanto oggi sia «fondamentale un confronto tra professionisti e operatori del settore al fine di dare vita a idee nuove e affrontare le tante sfide per continuare a fare innovazione in Italia», con Raffaella Peloso (CBRE) e Amato Mercuri (Borghi più belli d’Italia) che ha ricordato quanto: «I borghi italiani ormai sono una destinazione importante ed ambita dove non si è turisti ma cittadini temporanei. Si possono fare esperienze originali e genuine a cominciare dall’ospitalità ricreata in luoghi storici e familiari. Il convegno Vette e Onde ha dato modo di confrontarsi con varie filosofie dell’abitare e rigenerare luoghi che possono avere un futuro diverso da quello che sembravo avere oggi».

Insieme hanno illustrato modelli evolutivi dell’hôtellerie e delle destinazioni turistiche, sottolineando come innovazione, identità e sostenibilità siano oggi le coordinate fondamentali per guardare al futuro della costa con positività.

Ne sono emersi dati indicativi: «Nelle intenzioni di allocazione del capitale da parte degli investitori nel corso del 2025 l’interesse per gli hotel a livello europeo rimane alto», ha spiegato Raffaella Peloso di CBRE - «Gli investitori alberghieri europei, infatti, secondo l’European Investor Intentions Survey 2025, hanno tenuto alto l’interesse per gli hotel e mostrato una più marcata propensione ad operazioni conformi a una strategia value-add in ambito alberghiero (66%) rispetto al generale del commercial real estate (35%). 

Nel primo trimestre 2025, a livello europeo si è registrata una sostanziale stabilità del volume investito in commercial real estate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Italia ha registrato il migliore primo trimestre di sempre. Sul volume di 2.1miliardi di euro investiti in ambito ricettivo nel 2024 in Italia, la strategia value add è stata dominante e continua a esserlo anche nel primo trimestre 2025».

A questo si aggiunge che, secondo i dati: «Nel 2024, la quota di investimenti Hotels nei Regional Markets - che escludono Firenze, Milano, Roma, e Venezia - ha pesato il 52% sul totale Investimenti Hotels in Italia, +31% rispetto al 2023», ha specificato Raffaella Peloso - «L’Italia comprende infatti circa 60 siti Unesco distribuiti sull’intero territorio. Essendo dimostrato che il turismo culturale genera maggiore ricchezza, le prospettive per un ampliamento del focus anche su destinazioni storicamente meno nei radar degli investitori e degli operatori sembrano buone come dimostrato da un numero di transazioni crescenti al di fuori dei mercati principali consolidati».

Nella seconda parte dell’evento si è tenuta la tavola rotonda “Le donne dell’ospitalità: la gestione del cambiamento”.

Un confronto al femminile su modelli di accoglienza che partono dal territorio per trasformarsi in esperienze di valore e bellezza che ha dato voce a imprenditrici e professioniste del settore come Alberta Ferretti che ha condiviso la sua storia di passione e impegno che ha vissuto con il borgo di Montegridolfo, uno dei Borghi più belli d’Italia: «un progetto importante di recupero e valorizzazione che ha contribuito allo sviluppo del turismo locale. Tutti noi, oltre a indossare un abito, indossiamo quello che ci circonda: per questo sono convinta che riuscire a comprendere a fondo il territorio è il primo passo per un’ospitalità migliore».

Giulia Pazienza Gelmetti, General Manager di Sikelia Luxury Retreat di Pantelleria ha portato al tavolo una storia tutta siciliana condividendo le sue strategie per riuscire a: «trasformare le difficoltà di un territorio come Pantelleria in un valore aggiunto. Credo che alcuni strumenti vincenti siano il tema del recupero architettonico e lo studio accurato di tutti i dettagli».

Elisabetta Dotto di Ambra Cortina Luxury & Fashion Boutique ha condiviso la sua esperienza, fatta di trasformazioni. «Far diventare una semplice locanda un fashion boutique hotel di lusso è stata una bella sfida ma con risultati sorprendenti. Una possibilità che, a mio avviso, è possibile replicare anche in località della costa».

Monica Gasperini Interior Designer, Ambassador di tappa, ha posto l’accento sull’importanza di «riprendere in mano il territorio romagnolo per valorizzarlo al suo massimo facendo, prima di tutto, pulizia degli immobili obsoleti e lavorando sulla stretta connessione tra il mare e il suo entroterra».

E ancora Erika Galbucci Manuzzi che ha condiviso sul palco la sua storia di recupero: una antica villa di Cesena trasformata in un boutique hotel raffinato ma in chiave “sostenibile”; Annalisa Antinori e Annalisa Battistini, Co-Founder Studio Numi hanno infine evidenziato come poter dare «forma a luoghi che parlano la lingua del territorio, intrecciando storie autentiche e radici profonde, per creare connessioni tra persone, culture e paesaggi. Ogni spazio, che sia per brand internazionali o per realtà locali, è un ponte tra identità e visione, dove l’ospite si sente parte di una storia autentica, intensa e rispettosa del contesto».

A mettere in evidenza ancora quanto sia importante il dialogo tra natura, architettura e territorio anche Ambra Piccin, Architetto di Cortina d’Ampezzo che ha detto: «per me, fornire un’esperienza che combina il lusso con il rispetto per l’ambiente è la chiave per questi contesti. Progettare per l'ospitalità in ambienti complessi di montagna come di mare, richiede soluzioni ben ponderate e approfondite con sfide sempre diverse, ma offre anche grandi opportunità di stile per un design sostenibile dalle panoramiche uniche». 

La giornata si è conclusa con esperienze immersive e sensoriali: la Wunderkammer, installazione multisensoriale simbolo del format, “Il Salotto del Benessere”, spazio dedicato alla bellezza e al relax con brand del territorio, e la visita al laboratorio, tra moda e sostenibilità, dello Studio Lucina. il tutto all’interno delle alte mura medioevali del borgo di Montegridolfo.

 

 

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