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Approvata nuova Legge per professioni turismo. I commenti

di Redazione   
Tempo di lettura 7 min
Gio 22 Mag 2008 10:01 ~ ultimo agg. 12 Mag 11:45
Tempo di lettura 7 min

tra queste, gli animatori turistici e le guide escursionistiche specializzate in cicloturismo, equiturismo, turismo acquatico e subacqueo.
Il comunicato del consigliere regionale Massimo Pironi (PD), relatore della Legge:

“Alzare l’asticella della qualità dell’offerta turistica”, nuove e più stringenti garanzie per i turisti e nuovi sbocchi professionali ai giovani, soprattutto per coloro che hanno ottenuto la laurea in Scienze Motorie. Ma “salvaguardando coloro che da tempo già svolgono questa attività”. Sono questi gli obbiettivi della legge regionale, approvata quest’oggi dall’Assemblea Legislativa, che aggiorna e amplifica la disciplina delle attività turistiche di accompagnamento, illustrate dal relatore, il consigliere Massimo Pironi. La legge approvata quest’oggi, che modifica e integra la LR 4/2000, nelle scorse settimane aveva avuto l’approvazione della commissione Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport, presieduta dallo stesso Pironi. Il quale sottolinea un altro aspetto peculiare che ha ispirato la legge: la semplificazione. “Abbiamo introdotto procedure amministrative più snelle, che riconoscono i titoli di studio, sulla scia della normativa nazionale, senza prevedere ulteriori sessioni di esami che avrebbero appesantito il percorso per chi vuole operare come accompagnatore turistico e prodotto inutili costi aggiuntivi per la pubblica amministrazione”.
“L’ospitalità si ridefinisce orientandosi maggiormente verso i contenuti della vacanza. – ha detto all’Aula il relatore Massimo Pironi, illustrando le norme che ampliano l’orizzonte della figura di Accompagnatore turistico, con nuove prospettive – Si sono così aperti nuovi spazi professionali con competenze di servizio alla persona che non sono però previsti dall’attuale Legge regionale. E da qui, quindi, l’esigenza di aggiornarla”. Modifiche “frutto di un lavoro fatto in stretta collaborazione con i territori, con i soggetti turistici e con alcune associazioni di consumatori”.

La nuova legge potrà offrire ai giovani – ha detto Pironi – “nuovi sbocchi occupazionali e al contempo, assicurare ai tanti turisti che vengono nella nostra regione, dalle montagne dell’Appennino alle spiagge romagnole, sino alle città d’arte, di potere sperimentare nuovi modi di fare turismo accompagnati da guide che danno loro tutte le garanzie di sicurezza e competenza”. Una legge che va, ha proseguito, “nella stessa direzione dell’introduzione dei Sistemi Turistici Locali per far emergere le specificità territoriali, l’autenticità, la verità, la genuinità dell’offerta turistica regionale in un mix che sfrutti al massimo le tecnologie, le innovazioni organizzative e le nuove professionalità che proprio nel turismo hanno trovato un luogo di possibile espressione. Alcune di queste nuove professionalità possono diventare interessanti sbocchi occupazionali anche in riferimento a specifici percorsi di studio. Penso ad esempio alla figura dell’animatore turistico per il quale si prevede, a garanzia della qualità nei confronti dei consumatori, che quando le attività oggetto del servizio siano di carattere sportivo costituisce requisito indispensabile il possesso del diploma ISEF o di laurea in Scienze motorie”. Questo requisito, naturalmente, non si applica alle attività “generiche” di animazione in spiaggia o in albergo.

La legge definisce diverse tipologie: “guida turistica”, “accompagnatore turistico”, “guida ambientale-escursionistica” (con ulteriori specializzazioni: per esempio, cicloturismo, equiturismo, turismo acquatico e turismo subacqueo). Per esercitare le professioni turistiche è necessario il possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea, o essere residente in Italia da almeno tre anni;

b) idoneità all’esercizio della professione conseguita mediante titoli, o verifiche dei requisiti (il riferimento è alla Legge 40/2007, “Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche…”);

c) idoneità psico-fisica all’esercizio della professione, attestata da certificato rilasciato dall’Ausl del Comune di residenza. Le Province potranno riconoscere le specializzazioni a coloro che, già in possesso dell’idoneità di guida ambientale-escursionistica, ne faranno richiesta, valutando la coerenza dei titoli aggiuntivi in loro possesso. Le Province potranno, altresì, riconoscere i titoli equivalenti rilasciati secondo le rispettive competenze tecniche dal CONI o da altri enti di promozione sportiva o da altri organismi a tal fine autorizzati.

Le Province istituiranno appositi elenchi con riferimento alle diverse professioni turistiche, nei quali saranno inseriti coloro che avranno superato la verifica dei requisiti; entro il 31 ottobre di ciascun anno, le Province pubblicheranno sul Bollettino Ufficiale della Regione i nomi di coloro che si dichiarano disponibili all’esercizio della professione per la quale sono stati dichiarati idonei (l’elenco delle guide turistiche conterrà anche i rispettivi ambiti territoriali).

In sede di prima applicazione della Legge, le Province riconosceranno a coloro che ne facciano richiesta entro 180 giorni dall’entrata in vigore, l’idoneità a svolgere la professione di animatore turistico, qualora siano in possesso di un titolo d’idoneità professionale rilasciato dai sistemi di formazione professionale, ovvero abbiano svolto attività assimilabili per almeno dodici mesi negli ultimi dieci anni attività.
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Il comunicato del Consigliere Regionale Roberto Piva (PD), firmatario della Legge:

Guide ambientali-escursionistiche specializzate in cicloturismo, in equiturismo, in turismo acquatico e subacqueo, così come l’animatore turistico, non sono più ruoli che vengono ricoperti da chiunque, ma vere e proprie professioni riconosciute.
La novità viene da un progetto di legge che vede fra i firmatari il consigliere regionale Roberto Piva approvata dall’Assemblea legislativa.
Spiega Piva intervenendo in aula: «Tale legge relativa alle professioni turistiche vuole rafforzare e qualificare l’offerta turistica della Regione.
Il risultato è quello di offrire ai giovani nuovi sbocchi occupazionali e al contempo quello di assicurare ai tanti turisti che vengono nella nostra regione, dalle spiagge romagnole alle montagne dell’Appennino, sino alle città d’arte, di potere sperimentare nuovi modi di fare turismo (a cavallo, a piedi, in bicicletta, …) accompagnati da guide che danno loro tutte le garanzie di sicurezza e competenza».

Per esercitare le professioni turistiche sarà necessario avere alcuni requisiti come la cittadinanza italiana o comunitaria, la residenza in Italia da almeno tre anni, l’idoneità all’esercizio della professione conseguita attraverso titoli, l’idoneità psico-fisica all’esercizio della professione attestata dall’Ausl del Comune di residenza.
«L’ospitalità si ridefinisce orientandosi maggiormente verso i contenuti della vacanza – afferma il consigliere regionale Roberto Piva, si sono così aperti nuovi spazi professionali con competenze di servizio alle persone che si legano all’introduzione dei Sistemi Turistici Locali per far emergere le specificità territoriali, l’autenticità, la verità, la genuinità dell’offerta turistica regionale, che sfrutti al massimo le tecnologie, le innovazioni organizzative e le nuove professionalità che proprio nel turismo hanno trovato un luogo di possibile espressione. Alcune di queste nuove professionalità possono diventare interessanti sbocchi occupazionali anche in riferimento a specifici percorsi di studio. Penso ad esempio alla figura dell’”animatore turistico” per il quale si prevede, a garanzia della qualità nei confronti dei consumatori, che quando le attività oggetto del servizio siano di carattere sportivo costituisce requisito indispensabile il possesso del diploma ISEF o di laurea in Scienze motorie».
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Le critiche del consigliere regionale Renzi (PDL)

“La nuova Legge Regionale, approvata questa mattina dall’Assemblea Legislativa, riguardante la disciplina delle attività di animazione e di accompagnamento turistico, più che regolamentare nuove figure professionali, non fa altro che accrescere la burocrazia – ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL.
In particolare, siamo assolutamente contrari, all’inserimento come requisito indispensabile per poter esercitare l’attività di animatore turistico a carattere sportivo, in uno stabilimento balneare, in un hotel o in villaggio turistico, del possesso del diploma universitario o della laurea in scienze motorie (ISEF).
La nostra proposta, bocciata dal centro sinistra, invece, prevedeva quale requisito per l’attività di animatore turistico a carattere sportivo o motorio, o la laurea in scienze motorie o la qualifica di istruttore rilasciato dalla Federazione sportiva della relativa disciplina.
Questo perché la maggioranza delle attività motorie e/o sportive che vengono praticate nelle nostre spiagge, hotel, campeggi, villaggi turistici, ecc.. sono prima di tutto insegnate da istruttori che hanno preso tale qualifica, grazie alla pratica ed agli esami sostenuti dalla relativa federazione, e non in quanto laureati in scienze motorie.
In sostanza questa legge regionale, definisce quale nuova qualifica dell’animatore turistico, chi per attività professionale, è in grado di organizzare per gruppi di turisti attività ricreative, motorie o sportive per svago o divertimento, precisando che per l’attività sportiva si deve essere in possesso della laurea in scienze motorie.
Il risultato sarà che per aggirare l’ennesima imposizione burocratica assolutamente inutile, le attività sportive verranno organizzate non in quanto animatore turistico, ma in quanto istruttore di tale disciplina.
Stiamo parlando, perciò, – conclude Renzi – solo ed esclusivamente di burocrazia!”

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