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Alta Valmarecchia. Presidente Regione Marche ritira il ricorso

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Gio 30 Lug 2009 12:06 ~ ultimo agg. 13 Mag 05:09
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La nota di Lorenzo Valenti presidente della Comunità Montana Alta Valmarecchia

Quale Presidente della Comunità Montana Alta Valmarecchia, esprimo grande soddisfazione per il voto definitivo di approvazione del Senato della legge di aggregazione dell’alta valmarecchia alla Regione Emilia Romagna e alla Provincia di Rimini. E’ stata una affermazione della democrazia e una vittoria dei cittadini. Ritengo anche che si tratti di un fatto storico e di una svolta epocale per la nostra valle, della quale beneficeranno soprattutto le nuove generazioni.

Come amministratori locali ci siamo già attivati per affrontare adeguatamente il passaggio. In collaborazione con la Regione Emilia Romagna, si è già avviato un notevole lavoro di approfondimento delle tematiche della aggregazione affrontando tutti gli aspetti ed i problemi che potranno esservi, sia per le amministrazioni che per i semplici cittadini.

La Regione E.R. ha attivato i propri uffici legali ed una società esterna (Ervet) per preparare documenti ed elaborati. Abbiamo coinvolto le amministrazioni comunali e provinciali nel lavoro di approfondimento, cosi come il comitato del Si. Il prossimo importante appuntamento, si terrà il 3 agosto in Provincia di Rimini con il coinvolgimento anche della Provincia di Pesaro.

Per quanto riguarda il processo di aggregazione, prendiamo altresì favorevolmente atto che il Governo ha già preso impegni precisi per procedere alla immediata nomina del Commissario e a dare senza indugio le opportune istruzioni affinché i due termini (rispettivamente un anno – per l’Amministrazione periferica dello Stato e per gli enti locali – e centottanta giorni – per i collegi elettorali) vengano assolutamente rispettati. Il governo poi si impegna a dare costanti e opportune informazioni ai cittadini affinché il passaggio delle competenze determini il minor disagio possibile e a monitorare, attraverso i Prefetti delle Province interessate, la progressiva compiuta applicazione della legge.

Come è ovvio, con il passaggio in Emilia Romagna e nella Provincia di Rimini cambiano completamente gli scenari amministrativi locali. Personalmente ritengo che una delle prime richieste da avanzare a Bologna sia quella del mantenimento della nostra Comunità Montana nel quadro delle norme della Regione Emilia Romagna. Infatti le nove Cm emiliane romagnole riconosciute dalla loro legge hanno molti compiti e buoni finanziamenti per attività tipiche della vera montagna come per l’agricoltura. E’ chiaro che la Regione dovrebbe fare una legge ad hoc per noi, ma questo va anche nel senso del referendum svolto sotto lo slogan Unavalmarecchia, come recentemente ha ricordato il portavoce del Comitato del si Settimio Bernardi. Inoltre, personalmente, mi aspetto la trasformazione del Parco regionale Simone Simoncello in parco interregionale fra Marche e Emilia Romagna, magari con il coinvolgimento anche della Toscana in un quadro di valorizzazione di una montagna dell’Appennino senza confini.

Ultima nota positiva, infine, è che il Presidente della Regione Marche Spacca ha annunciato alla stampa di rinunciare alla presentazione del ricorso contro la legge teste approvata presso la Corte Costituzionale. E’ un opportuno segno di distensione verso la nostra vallata che interpretiamo nel segno di una auspicabile collaborazione interregionale nel delicato momento del passaggio di regione.

La nota del consigliere regionale del PD Roberto Piva

Finalmente i 7 Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) sono in Emilia-Romagna. Dopo l’approvazione di ieri al Senato si è portato a compimento un percorso che ha visto il positivo ruolo della Regione Emilia-Romagna che già nel 2007 aveva espresso il parere favorevole.

“Forte sarà l’impegno della Regione Emilia-Romagna- dichiara Piva – in ambito socio-sanitario in particolare verso l’ospedale di Novafeltria e verso la struttura residenziale assistita che ha sede sempre a Novafeltria e che da 14 anni attende di essere completata”.

“Infatti- continua Piva – l’ospedale rappresenta un punto di riferimento e di sicurezza per la popolazione residente che va garantito, la RSA oggi chiusa e con problemi di degrado necessità di un rapido intervento per la sua apertura.”

In un recente incontro svoltosi a Novafeltria, con i responsabili della sanità delle Marche e dell’Emilia-Romagna assieme agli amministratori locali, era già stato fatto il punto della situazione e nelle prossime settimane dovranno essere definiti precisi percorsi.

Dal punto di vista politico Piva, afferma: “A questo punto auspico che gli elettori del Pd dell’Alta Valmarecchia possano partecipare alla fase congressuale del Pd come emiliano-romagnoli, perché, tali sono.”

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