Affitti brevi, la Regione accelera. Petitti: “Svolta per Rimini e il turismo"


La proposta del Comune di Bologna per regolamentare gli affitti brevi ha aperto una strada che la Regione Emilia-Romagna è pronta a percorrere e strutturare. L’iniziativa, sostenuta dal sindaco Lepore e dalla vicesindaca Clancy, prevede la possibilità per i Comuni di vietare gli affitti brevi in alcune aree urbane, inserendo la norma nei piani urbanistici. Il caso bolognese ha già prodotto un precedente amministrativo che rafforza la possibilità per i Comuni, in particolare quelli a forte vocazione turistica, di intervenire in materia.
A livello regionale, l’assessore Giovanni Paglia ha avviato un percorso per definire nuove regole sugli affitti brevi a uso turistico. La bozza di legge in preparazione mira a intervenire in materia urbanistica, consentendo ai Comuni di declinare le misure in base al contesto locale e introducendo, tra le ipotesi in discussione, anche standard minimi come la metratura dell’immobile destinato ad affitto breve.
«È una svolta politica necessaria, un cambiamento di cui Rimini e le città turistiche devono essere protagoniste», dichiara Emma Petitti, vicesegretaria PD Emilia-Romagna e consigliera regionale. «L’obiettivo è creare una cornice normativa chiara che tuteli il diritto all’abitare e riduca gli squilibri nei territori ad alta vocazione turistica.»
Alcuni dati
Secondo i dati dell’Osservatorio regionale sul turismo, nel 2024 gli alloggi privati a uso turistico hanno rappresentato oltre il 25% delle presenze registrate in provincia di Rimini, con punte superiori al 30% nei quartieri centrali e balneari. Al 31 dicembre 2024, gli appartamenti destinati a questo tipo di offerta e registrati per l’imposta di soggiorno erano 1.507, il 91,5% in più rispetto al periodo pre-Covid del 2019.
Parallelamente, il “Rapporto sul mercato abitativo 2024” della Regione evidenzia un aumento medio dei canoni di locazione del 9,1% su base annua, con una forte contrazione dell’offerta di affitti stabili. Un fenomeno osservato anche in altre città turistiche della regione.
«Questi dati – ricorda Petitti – dimostrano che anche a Rimini il fenomeno degli affitti brevi ha raggiunto dimensioni strutturali, con impatti significativi sul mercato abitativo e sul diritto all’abitare. Gli affitti brevi, se non regolamentati, rischiano di modificare il tessuto urbano, trasformando le città in luoghi sempre più orientati al turismo e meno alla vita quotidiana dei residenti. Serve un equilibrio che tuteli la dimensione sociale dei quartieri e promuova maggiore equità urbana. Rimini, per storia amministrativa e capacità di innovazione, può e deve contribuire a questo passaggio, aiutando a definire un modello di regolazione che tenga insieme vocazione turistica e funzione residenziale.»