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sabato 20 settembre

Verucchio: Camminata della Memoria sui luoghi dei Nove Martiri

In foto: il Municipio di Verucchio
il Municipio di Verucchio
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mar 16 Set 2025 12:26 ~ ultimo agg. 12:30
Tempo di lettura 3 min

Sabato 20 settembre, alle ore 15:30 da Piazza Malatesta, in presenza dei volontari dell’Anpi “Alberto Brigi” e di Marco Pier Giulio Magnani, partirà un percorso accompagnato da storia e storie, lungo vie e strade che quel 21 settembre 1944 furono teatro di un vero e proprio eccidio.
È richiesta una quota di 5 euro per la partecipazione e scarpe comode.

Come ogni anno, in qualità di Anpi Verucchio Sez. “Alberto Brigi”, siamo lieti di invitarvi alla Camminata Della Memoria in ricordo dei IX Martiri di Verucchio. Lo facciamo chiamando a partecipare curiosi, verucchiesi, discendenti delle vittime e chiunque si identifichi nei valori antifascisti. A far rivivere le vite, le storie e i volti di quei Nove concittadini ci sarà con noi l’attore e cantautore Marco Magnani.

I Nove Martiri di Verucchio erano Nove persone comuni, Nove cittadini di una città che amava farsi chiamare “terra di Verucchio”, in virtù della sua vocazione agricola. Erano persone umili, abituate al sacrificio e alla fatica quotidiana, ma per nulla pronte a ciò che gli sarebbe accaduto il giovedì 21 settembre 1944.
Quel giorno le truppe inglesi erano alle porte del paese. Gli animi apparivano più quieti, le forze tedesche arretrarono su posizioni più difendibili. Uno dei pochi miliziani nazifascisti rimasti venne ucciso. Allora vigeva una regola voluta da Kesselring, in base alla quale per ogni tedesco ucciso, 10 civili italiani dovevano subire la stessa sorte. Partì una caccia all’uomo, totalmente indiscriminata. Fu il caso a decidere chi dovesse essere fucilato sull’orlo di una fossa.

Luigi Brigi, Lazzaro Berardi, Gregorio Zavatta, Antonio Achilli, Giuseppe Bracchini, Pietro Celli, Luigi Filippi, Primo Foschi e Paolo Moretti.

Poco tempo dopo i fatti dolorosi, “ad iniziativa del CLN e sotto la direzione del sindaco prof. Edoardo Pazzini, in un luogo vicino a quello dell'esecuzione, è sorto un ricordo marmoreo, la decorosa collocazione del quale è riuscita egregiamente a mascherare un brutto sgretolamento, prodotto dalle mine tedesche” (G. Pecci).
L’eccidio dei Nove Martiri venne dettato da un concetto di superiorità della nazione e dell’ideologia nazifascista: ecco perché è importante conoscere la storia e capire a fondo le motivazioni che mossero interi eserciti alla distruzione dell’Europa. Perché Verucchio, l’Italia e l’Europa stessa, nel dopoguerra si risollevarono dalle macerie e dal sangue nel segno della Democrazia, della pluralità di idee, del confronto senza pretendere di avere la verità in tasca. Elementi oggi da difendere più che mai. Sono cambiati i mezzi, le modalità.

Anche la risposta da offrire è più complicata. L’antidoto migliore è essere consapevoli del nostro passato.

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