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una spiaggia "sociale"

Ombrellone Solidale e responsabilità sociale a Marina C’Entro

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mar 25 Giu 2019 10:47 ~ ultimo agg. 27 Mag 09:43
Tempo di lettura 4 min

Fare vacanza respirando valori: è questo il motto che i bagnini del Consorzio Marina Centro di Rimini (stabilimenti dal 20 al 28a eccetto il 23) hanno lanciato per questa stagione 2019 dando seguito concreto a Marina C’Entro, il pluripremiato progetto che dal 2017 li rende spiaggia ad alta responsabilità sociale.

Marina C’Entro è il progetto grazie al quale le persone con disabilità intellettiva, all’interno di un adeguato percorso educativo e formativo, possono diventare dei veri professionisti del turismo (aiuto-bagnini, animatori, addetti alla ristorazione), contribuendo alla produttività e allo sviluppo della società e acquisendo, al contempo, una maggiore autostima e indipendenza.

“Le parole chiave di tutto questo sono 4: comunità, responsabilità, sostenibilità, inclusività – ha spiegato Stefano Mazzotti, anima del Consorzio Spiaggia Marina Centro alla conferenza stampa di presentazione – I ragazzi coinvolti hanno potuto mettersi alla prova in una vera e proprio esperienza lavorativa estiva, affiancando i professionisti che lavorano in spiaggia e costruendosi un futuro, primo passo verso l’autonomia”.

“Il nostro impegno è teso a far sì che la spiaggia diventi sempre più uno spazio di impresa aperto alla comunità, sensibile ad azioni di responsabilità sociale” gli fa eco il presidente Fabrizio Pagliarani.

“I risultati della fase pilota, oggi conclusa, sono stati notevoli – spiega Sabrina Marchetti, presidente di Crescere Insieme, associazione che si occupa di favorire l’autonomia dei ragazzi con sindrome di Down e disabilità intellettiva – inclusione sociale di 11 ragazzi con disabilità all’interno del consorzio, altri 4 oggi in tirocinio, 3 regolarmente assunti e qualcuno che, forte dell’esperienza acquisita, si è lanciato in nuove avventure professionali esterne al circuito”.

Marina C’Entro è stato realizzato grazie alla rete con le associazioni Crescere Insieme, Rimini Autismo e alla collaborazione con la coop. Sociale Il Millepiedi e grazie all’aiuto di Figli Del Mondo, caposaldo riminese della responsabilità sociale d’impresa.
Oggi, il progetto lascia la fase pilota e si avvia verso un futuro proteso all’autofinanziamento: in questo senso va l’Ombrellone Solidale, operazione attiva dal 24 giugno negli stabilimenti del Consorzio che permette ai clienti di divenire parte attiva. “1 euro per 1 euro”, per ogni euro donato al progetto, il bagnino ne investirà altrettanti nel perseguimento degli obbiettivi di inclusione lavorativa, per attivare nuovi tirocini e per dare nuove opportunità di lavoro.

Plauso espresso da Palma Costi, Assessore alle attività produttive – Regione Emilia Romagna che aveva già conosciuto il progetto Marina C’entro in occasione del primo premio Innovatori Responsabili istituito dalla regione “Marina C’Entro è pioniere di cambiamento: nel 2017 ho apprezzato l’idea di un percorso che mettesse a sistema i territori, le imprese, le associazioni e le Istituzioni e che lo facesse, con una visione di lungo periodo, restituendo valori alla comunità e attraverso una serie di azioni replicabili anche in altre zone. Oggi celebriamo dei risultati concreti e tangibili che non sono solo numeri positivi ma vite reali di persone e famiglie che, grazie al lavoro, hanno trovato realizzazione e futuro.

Cambiare è impegnativo e credo non sia un caso che ad essere pioniere nell’inclusione sia questo territorio, quello di Rimini, celeberrimo per l’accoglienza” prosegue l’Assessore ricordando come quello del Consorzio sia il primo piano in ambito turistico a concorrere per la responsabilità sociale d’impresa e come, oggi, sia importante dare risposte nuove a bisogni nuovi.

Apprezzata dalla platea anche la visione dell’iniziativa come replicabile, non solo per gli altri operatori riminesi, ma anche a livello nazionale. Sottolinea l’opportunità l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Rimini, Mattia Morolli“l’ombrellone solidale è un passo in avanti rispetto a quanto viene normalmente svolto per progetti di questa natura poiché fonde formazione e mondo del lavoro. L’inclusione è il fulcro della società che vogliamo, una comunità in cui nessuno rimanga solo.”

Stefano Mazzotti e Sabrina Marchetto sono stati ospiti di Come se fosse facile per raccontare il loro progetto. Ecco la puntata:

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