
Nell'attesa dell'arrivo della Giornata Mondiale dei Poveri, in programma il prossimo 16 novembre 2025, proseguono gli incontri preparatori organizzati da Caritas. Il prossimo si svolgerà mercoledì 1 ottobre alle ore 18 in Caritas.
In un clima di ascolto e confronto, Caritas Italiana, come ogni anno, offrirà un fascicolo di orientamento, "ma già da ora - scrivono gli organizzatori - abbiamo provato a raccogliere alcune idee concrete per la nostra diocesi, lasciandoci ispirare dal Messaggio del Santo Padre.
- Il segno dell’àncora – la speranza che sostiene
“… identificare la speranza con il simbolo dell’àncora, che offre e stabilità e sicurezza. La speranza cristiana è come un’àncora, che fissa il nostro cuore sulla promessa del Signore Gesù, …”
Abbiamo pensato a un gesto semplice ma forte: predisporre un grande cartellone con un’àncora disegnata. Durante la celebrazione, a ciascuno sarà consegnato un post-it per scrivere il nome di una persona conosciuta in situazione di precarietà o fragilità. Il biglietto sarà poi attaccato al cartellone, come segno di preghiera e di impegno: durante la settimana successiva, provare a creare per quella persona un’occasione di incontro vero.
- I poveri, testimoni di speranza
“Il povero può diventare testimone di una speranza forte e affidabile, proprio perché professata in una condizione di vita precaria, fatta di privazioni, fragilità ed emarginazione.”
La speranza cresce se ci fermiamo ad ascoltare. Per questo inviteremo i Centri di ascolto, le case famiglia e le comunità accoglienti a raccogliere piccole testimonianze di speranza dalle persone che si affidano a noi. Saranno voci semplici, brevi ma autentiche, che unite diventeranno un testo da leggere insieme durante la celebrazione.
- Un posto in più a tavola
“I poveri non sono oggetti della nostra pastorale, ma soggetti creativi che provocano a trovare sempre nuove forme per vivere oggi il Vangelo.”
Vorremmo riproporre l’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola”: famiglie e gruppi che scelgono di aprire la propria casa e condividere un pranzo o una cena con chi normalmente resta escluso. Un gesto concreto e fraterno che fa respirare Vangelo.
- Fede, speranza e carità – virtù in circolo
“La speranza nasce dalla fede, che la alimenta e sostenta, sul fondamento della carità, che è la madre di tutte le virtù.”
Abbiamo pensato, insieme a Pastorale giovanile, Azione Cattolica e AGESCI, di proporre tre attività che aiutino i ragazzi e i giovani a riscoprire la bellezza delle virtù teologali:
- Un grande gioco per le vie della città, per rendere visibile la gioia di una fede che unisce.
- Una raccolta di interviste audio e video sulla speranza, anche in sintonia con il cammino giubilare: giovani che intervistano altri giovani.
- La valorizzazione della figura di Pier Giorgio Frassati, modello luminoso di speranza incarnata.
- Attenzione spirituale – la prima cura
“La peggior discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale.”
Anche quest’anno desideriamo invitare i poveri che si fermano davanti alle nostre chiese a entrare e partecipare pienamente alla celebrazione liturgica. Non solo destinatari di gesti di carità materiale, ma fratelli con cui condividere la fede e la speranza.
Conclusione
Il nostro primo incontro è stato un piccolo ma prezioso laboratorio di fraternità e creatività evangelica. La Giornata Mondiale dei Poveri non sarà un evento isolato, ma un’occasione per ricordare a tutta la comunità che i poveri sono davvero al cuore della vita della Chiesa.