
Lo scorso 23 aprile si è tenuta la prima seduta del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione San Giuseppe con mandato 2025 - 2029
Il nuovo consiglio è composto da:
Presidente Arch. Paola Benzi, nominata dal Vescovo della Diocesi di Rimini.
Vicepresidente Dr. Pietro Borghini, nominato dal Sindaco del Comune di Rimini.
Consigliere Dr. Daniele Dell’Omo, nominato dal Vescovo della Diocesi di Rimini.
Consigliere Dr. Roberto Muccini, nominato dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
Consigliere Dott.ssa Alessandra Carissimo, nominata dai consiglieri di cui sopra, fra le candidature pervenute da parte dei Discendenti della ND Giulia Soleri Cassoli (suor Isabella Soleri).
“La cosa che sempre ci interroga e ci fa pensare – ha sottolineato Paola Benzi, confermata Presidente - è il futuro dei nostri ragazzi, quando compiono 18 anni. In teoria diventano adulti, ma spesso non hanno ancora una casa, un lavoro, una rete. Il prossimo CdA dovrà affrontare proprio questo: offrire loro una vera opportunità di autonomia, perché possano costruirsi una vita piena e dignitosa”.
La Fondazione San Giuseppe, da sempre ispirata dalla carità cristiana e dalla solidarietà sociale, nasce come Istituto nel 1910 per offrire aiuto materno, ospitando e dando protezione a minori e madri bisognose, proprio per il volere di Isabella Soleri, che aveva messo a disposizione, non solo il suo spirito ma anche la residenza della sua famiglia.
Palazzo Soleri, è oggi la sede amministrativa delle Fondazione e di alcuni servizi diurni per ragazzi.
E da oltre 110 anni, passando attraverso due guerre e numerose difficoltà, ha continuato nel suo compito: assicurare ai minori di ambo i sessi, in situazione di disagio psicologico, morale ed economico, interventi ed iniziative atti a garantire pari opportunità e diritti sociali, nonché a prevenire, rimuovere o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale o familiare derivanti da limitazioni personali e sociali, da condizioni di non autosufficienza e da difficoltà economiche.
Oggi, oltre un secolo di storia riminese, la Fondazione gestisce, assieme ad una rete di partners pubblici e privati, 6 strutture per minori e neo maggiorenni e un centro diurno per disabili, continuando a guardare avanti, proiettata nel futuro e attenta ai bisogni dei più fragili, anche attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio storico, sempre e beneficio delle generazioni future.