Scontri per il derby, identificati ultras coinvolti. Verso gara3 a porte chiuse


La Questora di Rimini Olimpia Abbate ha fatto sapere che i tifosi coinvolti negli scontri nella zona del palasport Flaminio prima di RBR-Unieuro (vedi notizia) sono stati tutti identificati e si stanno ricostruendo responsabilità individuali e di gruppo. Lo riferisce l'ANSA.
Quando la Polizia di Stato, chiamata dai gestori del bar 412, è arrivata sul posto i tifosi si erano già allontanati per raggiungere il parcheggio di via Fantoni, dove si sono riuniti ad altri della stessa tifoseria, e dove sono stati intercettati dalle forze dell'ordine che li hanno identificati e riportati sul percorso predisposto dalla Questura fino al Flaminio.
Il cordone di sicurezza, come per ogni partita, prevedeva l'arrivo dei tifosi ospiti al casello A14 di Rimini Sud, dove c'era la polizia di Stato ad attenderli per scortarli tutti al palazzetto Flaminio. Il gruppo che ha dato il via ai tafferugli probabilmente è arrivato in modo autonomo da vie diverse e si è diretto verso il bar dove c'erano una decina di tifosi riminesi. I due gruppi si sono scontrati ma nessuno dei tifosi è rimasto ferito in maniera tale da dover ricorrere alle cure dei sanitari
"Quando si sono riuniti agli altri tifosi - ha spiegato all'Ansa la questora - è arrivato il nostro contingente che li scortati verso il palazzetto e li ha identificati". La polizia di Stato sta visionando le telecamere e le testimonianze dei presenti. Dopo gli scontri di Rimini, per una partita già considerata a rischio, è possibile che in giornata arrivi la decisione di far disputare a porte chiuse gara3 venerdì a Forlì