San Marino Academy-Orobica 2-2. Titane avanti 2-0, riprese all'ultimo secondo


Serie B Femminile 2024-2025, 28. giornata | San Marino Academy-Orobica 2-2
IL TABELLINO
SAN MARINO ACADEMY [4-1-4-1]: Limardi; Larocca (71’ Crocioni), Magni, Congia, Peare; Marchetti; Ventura (77’ Weithofer), Giuliani, Miotto (71’ Gardel), Battaglioli; Tamburini (77’ Poli). A disposizione: Montanari, Fancellu, Galli, Gallina, Ciavatta. Allenatore: Simone Bragantini.
OROBICA [3-4-2-1]: Demarchi; Donda, Frecchiami, Salvi; Mariani, Poeta, Cappa (52’ Tengattini), Zanetti (63’ Toma); De Vecchis, Cattuzzo (63’ Corbetta); Paini (52’ Peddio). A disposizione: Fabiano, Cavicchia, Conçalves, Marchiori, Zizyte. Allenatore: Marianna Marini.
Arbitro: Andrea Palmieri di Brindisi.
Assistenti: Mateo Sadikaj di Mestre, Paulo Ndoja di Bassano del Grappa.
Reti: 21’ Miotto, 26’ Giuliani, 61’ De Vecchis, 90+4’ Toma.
CRONACA E COMMENTO
C’è tanto, tanto veleno nella coda dello scontro diretto: l’Orobica sfrutta l’ultimissimo pallone utile per completare la propria rimonta – da 2-0 a 2-2 – e riprendersi la quartultima posizione, che fino a pochissimi istanti prima le bergamasche stavano consegnando proprio alle Titane. Quest’ultime ritrovano i gol di Miotto e Giuliani – soprattutto della prima, che non segnava dal 13 ottobre – ma non ciò non basta per interrompere un digiuno di vittorie casalinghe che perdura dalla 3° giornata. Davanti ad una tribuna di Dogana gremita di tifosi e di ragazze delle giovanili, mister Bragantini conferma quasi completamente l’Undici sceso in campo con il Genoa: la sola novità riguarda il centro della difesa, dove agisce Magni al posto di Gardel. Bertolotti resta nell’elenco delle indisponibili, cui si è aggiunta, in settimana, anche Pirini. È l’Orobica che prova a fare la partita. Al 9’, l’ex Paini mette la sfera al centro dell’area, dove Congia buca l’intervento e De Vecchis si ritrova tutta la porta spalancata davanti: Limardi dice di no con una super parata di piede. La prima offensiva della San Marino Academy è costruita sull’asse Tamburini-Ventura: la prima fa correre la seconda, che cerca sul secondo palo Battaglioli, anticipata all’ultimo da Donda. L’Orobica continua a pressare forte, specialmente la fonte di gioco Marchetti, ma non ha più occasione di impegnare Limardi. E quando le Sharks mollano un po’ la presa, pagano. Minuto 21’: Larocca salta Salvi con il controllo ed individua Miotto tutta sola in area di rigore. La 44 non carica neanche il tiro: da ferma, infila la palla sul palo lontano – “baciandone” anche la parte interna – e fa 1-0. Terzo gol per l’ex Arezzo in questo campionato. Uno in più di Giuliani, che impiega appena 5’ per ricucire il gap. Marchetti le trasmette palla all’altezza della lunetta e lei, dribblata Poeta, pensa bene di calciare sotto l’incrocio dei pali, bissando in qualche modo la prodezza realizzata nella gara di andata. E soprattutto portando la San Marino Academy sul 2-0 praticamente al secondo tiro in porta. Una media che pesa sullo spirito dell’Orobica, di nuovo costretta a raccogliere il pallone in fondo al sacco a distanza di 2’: Tamburini asseconda il taglio di Ventura, che serve sul secondo palo Battaglioli, abilissima ad infilare Demarchi con una deviazione volante di esterno destro. L’uno-due-tre sarebbe qualcosa di molto simile ad un macigno: ma il condizionale è d’obbligo, perché la bandierina dell’assistente si alza a segnalare il millimetrico fuorigioco dell’ex Freedom. L’Orobica sospira di sollievo e prova a ripartire. Mariani, dopo una carambola, si ritrova un pallone invitante da scaraventare in porta, ma lo manda altissimo. Poi, al 39’, la stessa Mariani mette un cross affilatissimo per Zanetti, che sbuca sul secondo palo e conclude male per il decisivo disturbo di Larocca. Le Titane si rivedono in avanti nel recupero, Anzi, oltre il recupero inizialmente concesso. Marchetti reclama la punizione fischiata all’altezza della lunetta: posizione ideale per lei, già in gol in stagione da quella mattonella. Stavolta sceglie la soluzione bassa, esaltando le doti di Demarchi, che si allunga all’angolino ed evita lo 0-3 proprio sul fischio di fine frazione.
Stessa scena e più o meno stessa mattonella anche ad inizio ripresa. Solo che stavolta la punizione è per l’Orobica: Poeta sceglie di non calciare in porta ma di imbucare per Cattuzzo, che si presenta sola davanti a Limardi, miracolosa nell’opporsi. Al 52’ la difesa di casa si complica la vita su un cross basso, e fondamentalmente sbagliato, di Zanetti: Paini prova a coordinarsi per segnare il gol dell’ex, ma la 11 “sbuccia” la palla anzichè colpirla di collo pieno, e la manda distante dalla porta. E fuori dallo specchio termina anche il destro che Salvi scocca dalla media distanza appena un giro di lancetta più tardi. Mariani lo trova, lo specchio, ma il suo tiro è troppo debole e centrale per impensierire Limardi. Comunque è un’Orobica ripartita in maniera molto decisa dopo l’intervallo, e questo chiama le Titane ad una risposta di spessore. Risposta che le ragazze di casa provano a dare al 57’: Ventura triangola con Giuliani ma non riesce a far partire il cross; la ragazza italo-francese ha una seconda chance, che sfrutta per servire al limite dell’area piccola Peare, disturbata da Donda proprio sul più bello. L’Orobica non si fa impressionare e torna a svolgere il proprio tema offensivo. Il gol delle ospiti arriva, anche se in maniera un po’ fortuita. De Vecchis si coordina per il cross dai sedici metri e se ne esce invece con un pallonetto di rara perfezione: palla all’incrocio e nulla da fare per Limardi. Se le beragamasche ci credevano prima, adesso il loro motore viaggia a giri ancora più alti. Ma l’altra faccia della medaglia è quella di esporsi ai contropiede. Uno di questi, avviato in grande stile da Magni (che si stacca dalla difesa esibendosi in dribbling), viene rifinito da Miotto: il cross per Tamburini, che aveva aggredito furiosamente l’area piccola, risulta solo leggermente troppo alto. È preciso, invece, il traversone di Toma per Tengattini, che incorna sul fondo ma da posizione irregolare. Dalla panchina di Bragantini si alzano Gardel e Crocioni (e la difesa passa a cinque), poi Weithofer e Poli. Quest’ultima “rischia” di impiegare appena pochi secondi dal proprio ingresso in campo per lasciare il segno: il suo destro di controbalzo, però, è alto. La stessa Poli, all’82’, fa correre in corsia Weithofer che, essendo la giocatrice più avanzata, sceglie saggiamente di non crossare in area ma di servire a rimorchio Crocioni, il cui diagonale sfiora il palo alla destra di Demarchi. Ci prova più o meno dalla stessa zolla anche Marchetti dopo un calcio d’angolo: il tiro della 21 è ben più largo di quello della compagna. Sono le fasi finali di una partita che viene allungata fino al 90+3’. Questo in teoria, perché in realtà si prolungherà qualche secondo oltre. Le Titane gestiscono bene ogni singolo possesso, concedendo a tempo quasi scaduto solamente un calcio di punizione molto distante dalla porta di Limardi. L’arbitro fa battere, promettendo di fischiare la fine non appena l’azione si spegnerà. E la promessa viene mantenuta. Il problema, per Limardi e compagne, è che quell’azione si conclude con la deviazione volante di Toma sul secondo palo ed il gol che inchioda lo scontro diretto sul 2-2. Volti scuri e propositi di sorpasso sfumati, ma solo per il momento. Le ragazze di Bragantini dovranno nuovamente – e necessariamente – impugnarli nelle due partite rimanenti, lavorando già questa settimana per trasformare la delusione di oggi nell’adrenalina di domani.
Ufficio Stampa San Marino Academy