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Calcio Serie C

Rimini-Juventus Next Gen 0-2, il dopogara

In foto: Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 7 min
Dom 19 Ott 2025 16:20 ~ ultimo agg. 17:24
Tempo di lettura 7 min

Le dichiarazioni al termine di Rimini-Juventus Next Gen 0-2 (leggi notizia).

Massimo Brambilla, allenatore della Juventus Next Gen. "Per noi sono tre punti importantissimi perché arrivavamo da due sconfitte, in cui abbiamo preso otto gol. Nel primo siamo andati in difficoltà, nel secondo tempo impostato con più ordine, più compatti e poi abbiamo colpito nei momenti della gara in cui siamo riusciti. Forse avremmo potuto chiuderla prima".

Decisivi gli ingressi di Vacca e Okoro. "Noi abbiamo molte alternative davanti, abbiamo giocatori di qualità. Il problema del primo tempo è che nel primo tempo la maggiore fisicità dei difensori non ci hanno permesso. Vacca e Okoro hanno fatto bene".

Nel secondo tempo la sua squadra si è mossa meglio. "Abbiamo fatto meglio, abbiamo gestito meglio, i due attaccanti ci hanno permesso di tenere la squadra alta. Anche il Rimini è un po' calato, calando l'intensità avversaria siamo stati bravi a rallentare per poi andare a colpire negli ultimi venti metri".

Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C. "Forse il pareggio era il risultato più giusto, però è teoria. La pratica dice che abbiamo perso: di conseguenza incassiamo il colpo, analizzeremo i motivi. L'importante è essere consapevoli di aver fatto la prestazione. A Perugia siamo stati bravi a portarla dalla nostra. Ci sono state partite in cui abbiamo vinto e subito molto di più dalle occasioni, questa volta subito poco però subito quel gol. Poi secondo me c'è stata anche una buona gestione di quel momento. Siamo stati in equilibrio, abbiamo avuto pazienza, loro si sono abbassati. Siamo stati bravi a liberare i giocatori. La bravura è stata che in quel momento non serviva fare la guerra. Il secondo gol fa male perché va ad aumentare un passivo che secondo me non meritavamo".

Quando il Rimini è sotto si fa più fatica. "La Juve ha fatto un po' la partita che noi abbiamo fatto a Perugia. Per trovare la via noi avevamo capito per trovare la via, che era liberare uno dei due difensore. Abbiamo riempito un paio di volte l'area bene, l'occasione di Moray, di Ferrarini e di Asmussen. Ci siamo arrivati con le idee, poi arriveranno anche i gol e parliamo di una prestazione di equilibrio dove il pareggio è il risultato migliore".

I cambi non hanno inciso. "Non era facile giocare in una situazione in cui la Juve era in blocchi bassi. L'atteggiamento è di chi vuole dare un contributo. Un attaccante come Boli ha bisogno di spazi. Fiorini ha dato ordine, geometrie. Ferrarini ha avuto poche occasioni per incidere. Per me dovevamo gestire in questo modo. I cambi non mi sento di giudicarli: l'errore tecnico e di scelta non li giudico, giudico l'atteggiamento, che è stato positivo. La qualità tecnica sono cose che una volta può andarti bene a una volta meno bene".

Quando le partite sono così in equilibrio la qualità fa la differenza. "Noi siamo a mio parere una squadra molto brava a difenderci. Per far gol hanno trovato una giocata da futsal. Ci sono due dettagli che avremmo potuto fare, il più delle volte l'attaccante tiene. La qualità c'è stata non solo del primo controllo e del tiro, ma la qualità del pensiero. C'è anche la bravura dell'avversario. Il secondo gol: siamo andati all'arrembaggio, c'erano un po' più di spazi".

Il problema della Juve è stato di subire troppi gol nelle settimane precedenti. "Sicuramente nel percorso di crescita di una squadra come la Juve c'era la voglia di migliorarsi. Avremmo potuto sfruttare meglio alcune occasioni, ma le occasioni le abbiamo avute. C'è un po' di rammarico perché non meritavamo questo risultato. Questa rabbia adesso dobbiamo trasformarla in energia. È facile avere entusiasmo dopo una vittoria, la difficoltà è mantenerla dopo una sconfitta immeritata".

Sull'arbitraggio e sulla società. "Per mia natura e mia forma mentis preferisco non appigliarmi a cose positive o negative dell'arbitro, a meno che non ci siano cose clamorose. Non ci sono state cose clamorose, al di là di qualche situazione sui cartellini in cui pendeva dalla parte della Juventus. Per le questioni societarie dobbiamo evitare di perdere energie e proteggere quello che siamo noi".

D'Agostini è uscito per scelta tecnica? La condizione atletica oggi è sembrata meno brillante delle ultime uscite. E anche il tasso tecnico è sembrato diverso. "Per D'Agostini è stato per dare un po' più di forza. Mettendo Boli è mettere un po' più di forze fresche, anche su qualche palla sporca, com'è capitato quando abbiamo giocato la card. Per la condizione fisica non credo che eravamo rispetto alle altre partite sottotono, era proprio la partita che era spenta: momenti troppo a spezzettare il gioco, eravamo meno brillanti, meno dentro la partita. Non siamo riusciti ad essere con la nostra solita intensità. Non voglio giustificare i ragazzi, ma secondo me è la motivazione. Per il tasso tecnico era una partita diversa, meno aperta, gli spazi la Juve tendeva a toglierteli. Si può migliorare ed è il nostro obiettivo. Ogni partita è una verifica".

A fine gara la Curva Est ha intonato il coro: "Siamo tutti cani randagi", riprendendo una sua definizione di qualche settimana fa. "È una cosa bella che identifica a noi non come squadra, ma come ambiente, come città. Perché no? Creare un collegamento con tutti come una metafora è una cosa che ci lega. Io credo che per tentate l'impresa è l'ambiente che ci deve credere, ci deve spronare. Ci crediamo tutti non come Rimini Calcio ma come Rimini città. Ben venga, al di là della metafora è l'intento che abbiamo tutti noi: provare a salvarci".

Alessandro De Vitis, centrocampista del Rimini F.C.: "Primo tempo è stato molto positivo, abbiamo affrontato una squadra che sapevamo di qualità e di struttura, di gamba. Penso che avevamo preparato la partita in maniera corretta, la sensazione del primo tempo era di poter fare bene e portare a casa il bottino pieno. Il secondo tempo l'abbiamo iniziato con questo gol subito, poi la reazione c'è stata, abbiamo avuto qualche bella occasione, con Asmussen, Moray e Bellodi. Però hanno fatto bene loro la fase difensiva nel secondo tempo. Però penso sia stata una prestazione positiva, che ci deve dare delle certezze. È stata una partita gagliarda, abbiamo tenuto bene il campo. Alla fine il 2-0 sbilanciato ci sta. Penso che usciamo da questa partita rammaricati, ma consapevoli che siamo sulla strada giusta. A parte il risultato c'è da essere abbastanza soddisfatti".

"La cosa importante è cimentare tra di noi ed essere compatti tra di noi come gruppo squadra, come staff tecnico e tutto. A parte la figura di Giammarioli, che ci sta dando una mano e sta cercando di risolvere determinati problemi, la cosa che dobbiamo fare è trovare la gioia per migliorarci quotidianamente. Anche dal campo si ha la sensazione che siamo vivi, ce la giochiamo con tutti. Abbiamo giocato a viso aperto anche con l'Arezzo, che oggi ha vinto nettamente con il Ravenna. È chiaro che dobbiamo essere anche aiutati, però in questo momento pensiamo di non pensarci e di pensare al campo".

Siete la faccia bella di un Rimini con mille problemi. Questa è la cosa che vi dà anche la forza di andare avanti. "Lo percepiamo, è una cosa che ci grafitica perché vuol dire che anche gli sforzi che stiamo facendo vengono notati dall'esterno. Ci dà carica, ci dà forza e deve darci un'ulteriore spinta affinché le cose possano mettersi in maniera positiva anche al di fuori del campo. Questo affetto, questo calore anche da voi addetti ci fa piacere, è gratificante. Cerchiamo di portare avanti questa fiducia che sentiamo". 

 

 

 

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