Rimini F.C., parla Giusy Anna Scarcella: "La penalizzazione non mi spaventa"


Giovedì mattina la firma del preliminare, la sera l’incontro con la squadra, poi il ritorno a Carate Brianza, dove vive e dove ha sede la sua società, la Building Company. La prima giornata da nuova proprietaria della Rimini Calcio è stata una giornata intensa per Giusy Anna Scarcella.
“Mi sono presentata ai ragazzi in modo che avessero modo di vedere un volto della nuova proprietà e capissero con chi avranno a che fare - racconta la diretta interessata -. Abbiamo incontrato la squadra, finito il test con l’Imolese, io, Valerio Perini (direttore commerciale della Building Company, ndr), che sarà il presidente del Rimini, ed il direttore sportivo Luca Nember. Perini e Nember si sono fermati a Rimini per tutta la giornata di venerdì, mentre io sono rientrata a Carate Brianza per impegni di lavoro. Dopo l’incontro di giovedì il nostro diesse si confronterà con i giocatori per capire cosa intendono fare perché per me in ogni settore, calcio compreso, bisogna stare bene per lavorare bene. Ho visto il comunicato scritto qualche giorno fa dai giocatori e noi tutti come Building vorremmo che i calciatori si ricredessero e facessero un sorriso”.
Il Rimini partirà quasi certamente con una penalizzazione di sei punti (proprio nel giorno della firma del preliminare è arrivato il deferimento al Tribunale Federale Nazionale). “Certo non è bello partire svantaggiati, anche perché non ci posso fare nulla. Ma i punti di penalizzazione non mi spaventano perché se tutti remiamo nella stessa direzione c’è la possibilità di fare belle cose”.
La vecchia proprietà rimarrà come sponsor? “Direi di sì. Ci sono ancora tanti aspetti da concordare” risponde Giusy Anna Scarcella.
Quando vi presenterete ufficialmente alla città? “La settimana prossima, anche se ancora non abbiamo definito una data precisa”.
Oggi davanti alla tribuna centrale del “Romeo Neri” è stato affisso uno striscione contro il cambio di proprietà. “Non mi aspettavo gli applausi, ma neanche gli insulti. Il fatto che io sia arrivata a Rimini non legittima la Curva ad insultarmi. Le chiacchiere stanno a zero: se oggi si può ancora parlare di calcio in città è perché qualcuno giovedì mattina prima ancora di firmare il preliminare ha fatto partire un bonifico. L’educazione sta alla base di tutto. Io chiedo solo questo: giudicate l’operato della persona, ma non giudicate la persona in sé. Quello striscione porterà a querele: io denuncerò gli autori e chiederò loro i danni d’immagine. Tutto ciò che mi dovesse essere riconosciuto dall’autorità giudiziaria lo devolverò in beneficenza perché non mi interessano quei soldi. Sono una mamma: ho un figlio di 14 anni e lo devo tutelare”.
Sulle questioni tecniche il referente sarà il DS Luca Nember. “Mi vedrete spesso allo stadio, ma le cose tecniche vanno analizzate dai tecnici. Nember si sta già muovendo per i nuovi giocatori che completeranno la rosa”.
L’ultimo messaggio è per i tifosi. “Le energie bisogna utilizzarle per fare bene, tutti insieme. I giocatori hanno bisogno del tifo, l’approvazione dei tifosi per loro è importante. Se davvero i tifosi tengono alla loro amata squadra devono abbassare l’ascia e... iniziamo a divertirci un po’”.