Rimini F.C.: nuovo DG D'Aniello, segretario generale Cutrupi. In porta Russo?


La nuova proprietà del Rimini Football Club è al lavoro per completare l'organigramma societario. Alle figure del presidente, Valerio Perini (direttore commerciale della Building Company), del vicepresidente, Fabio De Lillo, e del direttore sportivo, Luca Nember, già anticipati da Giusy Anna Scarcella otto giorni fa, si aggiungono quella del direttore generale e del segretario generale.
Per la figura di DG è stato individuato Giuseppe D'Aniello, ex Triestina e Ternana.
Il nuovo segretario generale sarà Filippo Marra Cutrupi, classe '69, ex Reggina, Modena, Grosseto e Juve Stabia, dove ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo e direttore generale.
Il direttore sportivo del club biancorosso Nember per il mercato è partito dai giocatori già sotto contratto, con colloqui individuali per sondarne le intenzioni. Il portiere classe '91 Simone Colombi era già passato all'Entella (neopromossa in B) il 7 luglio scorso (leggi notizia), mentre il centrocampista lituano Linas Megelaitis non è neanche partito per il ritiro di Riolo Terme, concluso dalla squadra biancorossa ieri (domenica 3). Per lui, come per l'ex capitano biancorosso del resto, nel contratto di rinnovo era stata inserita una clausola rescissoria, che comunque porterà denari nelle casse biancorosse al momento del cambio di maglia.
In entrata sembra quasi fatta, con la formula del prestito secco, per il portiere classe 2001 Alessandro Russo, nato a Reggio Calabria ma cresciuto nel vivaio del Genoa (dove ha giocato fino all'Under 19) e il cui cartellino appartiene ora al Sassuolo (club con il quale è stato secondo in B nell'ultima stagione). Nell'annata precedente ha giocato invece titolare nel Trento (nel girone A di Serie C).
Infine, a tutt'oggi non è stato saldato il debito della Ds Sport Società Benefit, facente capo all'ex presidente del Rimini F.C., Stefania Di Salvo, nei confronti della Vr Trasporti, precedente proprietaria del club biancorosso (facente capo ad Alfredo Rota), che ha portato al sequestro conservativo delle quote del Rimini F.C. (leggi notizia). Si parla, tra le 175mila euro del debito risalente al 2023 e le spese legali, di circa 200mila euro.