Pineto-Rimini 1-2, le pagelle di Cesare Trevisani


VITALI 6. Entra sul taccuino sul doppio vantaggio, con la paratissima su Borsoi. Conferma la propensione a lasciare la linea di porta appena vede spiragli. Quando il Pineto aumenta i giri del motore, risolve con uscite tempestive sui palloni che circolano nell’area. Bravo in avvio di ripresa quando con due interventi sventa la minaccia sotto porta. Sull’1-2 di Bruzzaniti non è proprio irreprensibile. Al 98’ brividissimo quando ‘palleggia’ con la traversa.
MORAY 6. Detto che Bruzzaniti è fra i peggiori clienti del girone, lui va subito in difficoltà e D’Alesio corre ai ripari accorciando gli spazi difensivi da quella parte. Bravo su Schirone in piena area, chiude il primo tempo salendo di tono. Nella ripresa s’allaccia in area con Bruzzaniti, brivido da ‘chiamata al minivar’ che però l’attaccante non vuole. Resiste fino alla fine, trovando meglio le misure e, dopo il rigore regalato al Guidonia, si riscatta portando a casa una prestazione da rimarcare.
BELLODI 6. Primo tempo solido e preciso. Un po’ in difficoltà nella marcatura in area sui piazzati e sul gioco aereo paga qualcosa. Sul cross che porta all’1-2 non è proprio ben piazzato. Si mette là dietro nel finale a comandare la ciurma che tappa le falle.
LONGOBARDI 6,5. Secondo gol stagionale, e che gol! Prima frazione pimpante e con Falasco salda una bella collaborazione. Osa protestare perché il fischietto non vede da un metro un calcione da dietro e prende pure il giallo. Rischia il rigore su Postiglione con un’entrata che pareva proprio più sulla palla che sulla gamba. Il ‘minivar’ convince l’arbitro che è proprio così. Nei minuti dell’arrocco è il più presente di tutti nel cuore dell’area.
BOLI 5,5. Le difficoltà di Moray lo inducono a star basso per aiutarlo ed è efficace. Ogni tanto è farfallone e si prende una ‘sculacciata’ verbale da D’Alesio per un ricamo in area che stava per diventare una frittata. Bruzzaniti lo brucia sul gol abruzzese. Peccato non ci sia stato modo per risolvere il problema da quella parte.
ASMUSSEN 5,5. Passo lento ma fermo. Si muove in verticale e sbaglia meno del solito i tempi del pressing. Peccato che anche lui sprechi tanto lavoro con errori in condizioni di controllo. Rinuncia ad ogni avanzata dopo un’ora e nella trincea porta il suo contributo.
PICCOLI 6,5. Apre le danze col sinistro che chiede la parata di Tonti che manda in angolo, da cui poi arriva il vantaggio. Al 13’ il gol lo segna invece lui dopo un bel duetto con Capac, fulminando Tonti col mancino. Dopo mezz’ora da padrone del centrocampo, rallenta un po’ per dedicarsi agli aiuti. Dopo un’ora va in debito di energie e lascia il campo.
LEONCINI 5,5. Lavoro oscuro, tanta corsa, scarabocchia qualche appoggio ma ha i piedi veloci per aiutare i compagni. Anche lui va in debito e deve mollare.
FALASCO 6. Ricomincia con la stessa concretezza che aveva mostrato nel finale a Guidonia. Ha mestiere, letture e piede caldo. Bene anche stavolta, peccato che la benzina sia poca nel serbatoio.
D’AGOSTINI 6. Il frizzante avvio ruota intorno alle sue giocate e ai suoi movimenti. Si mette in pausa dieci minuti e torna fuori con una capacità di uscire dai duelli fisici sempre più sorprendente. Scompare nella ripresa quando tutto il Rimini che va sott’acqua.
CAPAC 5. Si prende i rischi di saltare l’uomo e non è mestiere semplice. Stavolta più errori tecnici in gesti anche semplici. Stavolta troppo poco.
FERRARINI 6. Porta il suo mattone al muro biancorosso. Nel finale a destra si dedica a Bruzzaniti.
PETTA 6. Si piazza davanti alla difesa a randellare tutto quel che si muove.
CAMICIOTTOLI 5,5. Quando entra con Petta salgono a 33 i giocatori schierati dal Rimini in sette partite. Prende un giallo, prova a dare una mano anche se con palle che girano per aria il fisico non l’aiuta.
FABBRI sv. Provoca il rosso per Pellegrino nel recupero.
RUBINO sv.
Cesare Trevisani