Indietro
menu
Già scelti DG e DS

Nicola Di Matteo: "Il Rimini F.C. si deve salvare. D'Alesio non si tocca"

In foto: Nicola Di Matteo (archivio Newsrimini)
Nicola Di Matteo (archivio Newsrimini)
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 4 min
Ven 7 Nov 2025 16:51 ~ ultimo agg. 19:19
Tempo di lettura 4 min

“Oggi abbiamo fatto partire il bonifico di quasi 220mila euro per il Tribunale di Milano (per il pagamento del debito nei confronti del vecchio presidente della Rimini Calcio, Alfredo Rota, ndr). Tra martedì e mercoledì si dovrebbero liberare le quote e poi andremo dal notaio per il passaggio di proprietà”. Sostiene di aver già fatto il primo passo Nicola Di Matteo per diventare il nuovo proprietario del Rimini F.C., dopo l'annuncio di giovedì sera della firma del preliminare (leggi notizia).

La società biancorossa era già finita nel mirino dell’imprenditore campano (è nato nel luglio del 1952 a Villa Literno, in provincia di Caserta) durante la gestione Grassi. “Ero andato a parlare con Giorgio Grassi, è da tanto che stavo provando a prendere il Rimini. È una piazza che mi piace: Rimini è una grande città, conosciuta in tutto il mondo. Il calcio dappertutto è difficile, se non stai attento non ce la fai. Noi ce la metteremo tutta per far camminare questa nave”.

Usa il plurale Di Matteo perché insieme a lui ci sarà Daniele Ferro. “Daniele è giovane, dinamico. Ci sarà solo lui in società con me. Altri imprenditori entreranno come sponsor perché non va bene ci siano troppe teste a decidere”.

Già scelti DG e DS. “Il direttore generale sarà l’avvocato Pierluigi Petritola, il direttore sportivo Michele Ciccone. Poi vedremo le altre figure. Lunedì sarò a Rimini e vedrò la situazione che troverò. Resterò in città tutta la settimana”.

La squadra la incontrerà questa sera. “Sto andando ora al ritiro della squadra, con la quale parlerò questa sera. Mi presenterà giocatori e staff Giusy Anna Scarcella, che mi accompagnerà. Domani guarderò la partita (Pianese-Rimini, ndr) e lunedì, come detto, andrò in sede”.

Cosa dirà al gruppo squadra? “Cosa gli devo dire? Che devono vincere. Dobbiamo vincere e salvarci, queste sono le cose più importanti adesso. Se non fossimo entrati noi la società sarebbe saltata, ma adesso dobbiamo pensare alla salvezza, che è importante. Le chiacchiere non servono a niente”.

Un’impresa diventata ancora più difficile da ieri, quando sono arrivati altri tre punti di penalizzazione che hanno riportato il Rimini a -4. "Avevo firmato il preliminare dieci minuti prima che arrivasse la comunicazione della penalizzazione”.

Cosa pensa di mister D'Alesio e della rosa a sua disposizione? “L’allenatore non si tocca perché è giovane e bravo. E a me piace lavorare con i giovani. Anche la squadra non è male, ma manca qualcuno che la butti dentro. Cercheremo di trovare un attaccante che faccia al caso nostro tra gli svincolati oppure, se non dovessimo trovarlo, lo prenderemo a gennaio”.

Si parla di una situazione debitoria piuttosto pesante per la società. “Sappiamo che il debito è grosso, anche se ancora non abbiamo guardato i conti nel dettaglio. Ma non è colpa della Scarcella, lei un po’ di soldi li ha messi sicuramente”.

I tifosi avevano già espresso qualche perplessità sul suo nome. “I tifosi devono stare calmi, gli chiedo di starci vicini e di darci una mano, di non contestarci a priori. Noi li apprezziamo e li rispettiamo”.

https://www.icaroplay.it/programmi/nicola-di-matteo-il-rimini-si-deve-salvare-dalesio-non-si-tocca/

Ma chi è Nicola Di Matteo nel mondo del calcio?

Imprenditore nel settore edile e immobiliare, Nicola Di Matteo ha mosso i primi passi nel mondo del calcio circa trent’anni fa, seguendo i figli, che giocavano in una squadra locale. L’inizio è stato quindi nel settore giovanile. Presto divenne presidente della società dilettantistica di Galliera, ruolo che ricoprì per una decina d’anni. Dopo un passaggio alla Centese Calcio, ha guidato l’Imolese in C2, poi SPAL e Mantova in Legapro. Nel 2016 è stato sponsor del Santarcangelo Calcio. Ha poi ricoperto ruoli dirigenziali a Teramo (nel 2019), Grosseto (nel 2021/’22) e, seppur per poche settimane, Chieti (nel 2024).

Altre notizie