Nazionale femminile U19: con la Romania fatali i primi 15’ della ripresa (6-0)
I primi 90’ di una Nazionale femminile di San Marino impegnata in qualificazioni europee regalano buonissime sensazioni al CT Giacomo Piva, al di là di un risultato finale che premia fin troppo generosamente la Romania, brava a sfruttare soprattutto il primo quarto d’ora del secondo tempo, dopo una lotta praticamente ad armi pari nel primo. Anche gli ultimi 20’ abbondanti di Benedettini e compagne sono da sottolineare, specie in considerazione delle maggiori risorse a disposizione della Romania in termini di energie da spendere. Anche questo aggiunge valore ad una giornata già di per sé storica per il calcio sammarinese in rosa.
C’è ovviamente la grande emozione degli inni, ma non toglie concentrazione alle ragazze di Giacomo Piva, che coprono molto bene il campo. E non si fanno sorprendere dalle iniziative rumene. Almeno per tutta la prima metà del primo tempo, alla Romania resta solo la soluzione del tiro da fuori area: ci prova due volte Szoke (primo tiro parato da Forcellini, secondo alto), poi anche Cioabla, che va poco distante dal bersaglio grosso col suo destro in diagonale. L’episodio che sblocca l’incontro è frutto dell’intesa fra Olah e Szoke: la prima vede il taglio centrale della seconda e la serve; la 10 è poi freddissima nell’anticipare l’uscita di Forcellini con un tocco all’angolino. Un bel gol, che complica il piano gara delle Titane, ma che non le destabilizza. Benedettini e compagne restano infatti totalmente dentro la partita. E questo si conferma vero anche quando la direttrice di gara comanda un generoso calcio di rigore per un contatto Terenzi-Olah in mischia. Forcellini vola alla propria destra, esattamente dove Szoke aveva indirizzato il penalty, tenendo a galla la Nazionale del Titano. Protagonista, il portiere sammarinese, anche qualche minuto dopo sulla botta dalla distanza di Cioabla: la palla scende all’improvviso, ma Forcellini recupera velocemente la posizione e smanaccia in angolo. La Romania tiene il pallino, ma fa sempre più fatica a sfondare. Dietro, la terza linea sammarinese regge senza particolari patemi, mentre in mezzo al campo le due ali, Bonciucci e Terenzi, si uniscono alla “lotta” delle compagne senza risparmiarsi. Paone resta un po’ isolata in avanti, ma quando si abbassa diventa una risorsa in più per l’impostazione. Accade ad esempio al 35’: la centravanti raggiunge la linea mediana, si gira e vede la corsa veloce di Terenzi in fascia. Il lancio è millimetrico; l’uscita del portiere Moldovan, avventata e fuori tempo. Solo giallo per lei. Comunque le Titane conquistano un calcio di punizione molto invitante sullo spigolo dell’area di rigore. La battuta viene lasciata a Benedettini, che cerca il palo coperto dalla barriera, ma manda alto. Nel finale di tempo viene fischiato un secondo calcio di rigore alla Romania. Anche in questo caso lo conquista Olah, che punta Benedettini, sterza sul mancino e va giù dopo il contatto con il capitano sammarinese. Stavolta la battuta viene lasciata a Ouatu, che privilegia la forza all’angolazione: palla scagliata con violenza sotto la traversa e nulla da fare per Forcellini. Si va al riposo sul doppio vantaggio rumeno: una punizione indubbiamente troppo severa per le Titane.
Forse anche perché consapevole di questo, la Romania riparte fortissimo dopo l’intervallo. In questo caso la Nazionale di San Marino viene un po’ sorpresa dalla rinnovata verve delle avversarie, subendo tre reti nei primi 8’. Il primo origina da una fuga di Ouatu che, entrata in area, sceglie saggiamente di servire la più libera Olah, cui basta un tocco elementare per entrare nel tabellino dopo i due rigori conquistati. Il secondo – che arriva dopo il bel volo di Forcellini sulla punizione di Ouatu – è un destro piazzato all’incrocio da Szoke, ben liberata in area da Ouatu. Nella rete successiva le due giocatrici rumene si scambiano di ruolo: Szoke ispira Ouatu, che entra in area e piazza il destro sullo stesso palo della compagna, anche se più in basso rispetto a lei. Forcellini deve fare gli straordinari sul tiro da fuori area di Cioabla, destinato al ‘sette’, poi Ivan ha una palla d’oro da scaricare in porta, ma sbaglia la mira da posizione invidiabile – tra i sospiri di sollievo delle Titane. Poco dopo arriva anche la sesta rete: Ivan intercetta il rinvio di Forcellini e mette Olah sola davanti al portiere. Il pallonetto scelto dalla numero 11 per risolvere la situazione è un pezzo di bravura, e la rende “doppiettista” al pari di Szoke e Ouatu. Questa è sicuramente la fase della partita più difficile per le ragazze di Giacomo Piva. Che però stringono i denti (passando anche da un’altra bella parata di Forcellini su Ivan) e al 71’ provano a costruirsi una buona chance aggrappandosi alla velocità di Terenzi. Benedettini cerca la compagna con un lungo lancio dalla propria metà campo: Terenzi si infila rapidissima fra Mihaescu e Bortea, ma le manca giusto quel centimetro per anticipare l’uscita di Moldovan e giocarsi l’uno contro uno - o addirittura l’uno contro zero. L’episodio però serve a dare la scossa e a trovare energie supplementari, fattore molto, molto influente dopo il grande dispendio dei primi cinque sesti di partita. Le Titane restano lassù, portando a casa il primo angolo (senza esito) e costruendosi un’altra occasione potenziale con la solita Terenzi, che se ne va in fascia e poi cerca a centro area una tra Yazici, Bonciucci e Paone: Moldovan capisce in anticipo e intercetta il cross. Il finale non riserva altri scossoni. Forcellini viene chiamata in causa da Niculescu, poi si limita ad osservare il mancino di Bogos (ben scoccato) alzarsi di una spanna sopra la traversa. Intanto arrivano anche gli esordi europei di Lonfernini e Zani, inserite – rispettivamente – per Tamagnini e Bonciucci. I primi tre punti vanno alla Romania, ma alle ragazze di Piva resta la certezza di aver giocato una gara di spessore contro una delle squadre più forti del torneo, al di là di un passivo più pesante di quel che il campo abbia detto nei 90’. Ora un paio di giorni di riposo prima di tuffarsi nel secondo impegno del girone: la sfida di sabato contro l’Ucraina (ore 13:00).
Qualificazioni Europeo femminile Under 19, Round1, MD1 | Romania-San Marino 6-0
ROMANIA (4-3-3): Moldovan; Mihaescu, Boboc (64’ Bortea), Apostol, Bogos; Dumitru, Cioabla (76’ Lionte), Szoke (64’ Fulop); Olah (64’ Radu), Ivan (76’ Nicolescu), Ouatu. A disposizione: Balog, Corsei, Banciu, Zamfir. Allenatore: Constantin Olariu.
SAN MARINO (4-3-3): Forcellini; Stifani, Paolini, Carli, Benedettini; Yazici, Balsimelli, Tamagnini (78’ Lonfernini); Bonciucci (90+2’ Zani), Paone, Terenzi. A disposizione: Mastronardi. Allenatore: Giacomo Piva.
Arbitro: Katalin Sipos (HUN).
Assistenti: Noemi Hegedus-Barath (HUN) e Vladana Barać (BIH).
Quarto ufficiale: Lea Čepo (BIH).
Reti: 47’ e 61’ Olah, 44’ (r) e 53’ Ouatu, 24’ e 51’ Szoke.
Ammonite: Moldovan, Stifani, Lionte, Terenzi.
Note: al 31’ Forcellini para un rigore a Szoke.
FSGC | Ufficio Stampa












