In 300 in piazza Cavour a reclamare "Rispetto per Rimini"


L'appuntamento in piazza Cavour era per le 18:30. Ma il momento clou è arrivato solo 50 minuti dopo, poco dopo le 19:20, quando i ragazzi della Curva Est hanno srotolato lo striscione "Rispetto per Rimini", sono avanzati fino al portone (chiuso) del Municipio e hanno iniziato a intonare i loro cori. Gli ultras hanno cantato per mezzora, fino alle 19:50, poi hanno ripiegato lo striscione e hanno iniziato a lasciare la piazza. In attesa della prossima iniziativa in difesa dei colori biancorossi.
In 300 hanno risposto all'invito della Curva Est, che nella tarda mattinata aveva chiesto anche ai calciatori e alle loro famiglie, e a tutti coloro che hanno lavorato per il club biancorosso nell'ultimo periodo, di presentarsi in piazza per manifestare il proprio malcontento nei confronti dell'atmosfera giustamente definita dai supporters "umiliante" che sta avvolgendo ormai da settimane la Rimini Calcio.
Questa volta il sindaco, Jamil Sadegholvaad, non ha atteso i tifosi in piazza, come aveva fatto in occasione del corteo del 7 luglio scorso, quando il club era ancora a tutti gli effetti nelle mani della presidente Stefania Di Salvo (leggi notizia). E questo ha un po' indispettito i tifosi.
Nel primo pomeriggio il sindaco aveva spiegato, comunque, in una nota scritta insieme all'assessore allo Sport, Michele Lari, le mosse che sta facendo l'amministrazione comunale per "cercare di fare chiarezza e per uscire da una situazione francamente imbarazzante" per usare le parole usate dal primo cittadino (leggi notizia).