Il DS Cipriani: “Stella, stringi i denti. Lavorare per crescere”


Un’altra sconfitta roboante contrassegna il cammino della Stella, il 5-1 subito sul campo del Civitella. Un ko maturato nella prima mezzora quando la squadra di Manuel Amati, a dire il vero assai incompleta, è andata sotto 3-0.
Filippo Cipriani, direttore sportivo della Stella. La sua squadra è sempre sulle montagne russe. Come mai?
“Civitella è un campo ostico tanto che la squadra di casa ha realizzato 23 dei suoi 32 punti, sul 3-1 abbiamo riaperto la partita, poi un rigore sbagliato dagli avversari è stato fatto ripetere dall’arbitro. Sul 4-1 match chiuso. Questo per dire che niente ci è girato per il verso giusto al di là di errori nostri, della rosa corta e di una reazione insufficiente; comunque merito all’avversario che ha fermato il Santarcangelo e battuto il Misano”.
Andiamo avanti.
“Io sposto il tiro e faccio un altro tipo di valutazione: la Stella nel ritorno ha due punti in più rispetto all’andata, è a quota 31. Prima di Civitella aveva infilato tre vittorie di fila tra cui quella per 5-1 sul Bakia, non un avversario qualunque anche se ammaccato. E’ una tappa negativa di un percorso di crescita che è sotto gli occhi di tutti”.
A cosa si riferisce?
“Le sconfitte di misura o larghe sono sempre sconfitte, quindi non facciamo un dramma. Contano i punti. La nostra classifica è soddisfacente, siamo al decimo posto a quota 31, a +4 sulla sestultima – lo Sparta – e dunque fuori dai playout. La squadra è in linea con i programmi iniziali, aggiungo che siamo nei quarti di Coppa Italia, cosa mai accaduta nella storia del club: mercoledì 26 febbraio affronteremo la Comacchiese in trasferta”.
La salvezza non è ancora cosa fatta. Teme che ci possano essere dei contraccolpi?
“Dobbiamo essere tranquilli, il destino è nelle nostre mani. La salvezza non sarebbe stata certa nemmeno in caso di pareggio a Civitella, sappiamo che dovremo lottare fino alla soglia dei 40 punti o forse anche meno, spero però di tagliare il traguardo prima dell’ultima giornata. La nostra asticella deve essere la cosiddetta parte sinistra della classifica, il nono posto finale, traguardo storico in categoria per la Stella e punto di partenza per migliorarsi, avere ancora più motivazioni per crescere e nutrire qualche ambizione in più. E’ questo lo spirito del percorso iniziato in estate e di media prospettiva”.
Sabato prossimo nel vostro stadio (ore 15) vi aspetta nell’anticipo un avversario tosto come il Riccione che è in lotta per il quinto posto. Come vi presentate all’appuntamento?
“Purtroppo non siamo al meglio per le squalifiche di Alvisi e di Re, l’assenza di Baroni e probabilmente di qualche altro in questi giorni febbricitante. Dovremo stringere i denti”.