Guidonia Montecelio-Rimini, la vigilia di Filippo D'Alesio


Conquistata la prima vittoria nel derby di venerdì sera con il Forlì, il Rimini si prepara alla seconda gara del primo trittico ravvicinato proposto dal calendario. Per la sesta giornata Bellodi e compagni andranno a far visita al Guidonia Montecelio, reduce dal blitz in casa della capolista Arezzo (1-0 con gol partita di Spavone al 22' del primo tempo). Il gap in classifica tra le due squadre è di 14 punti, con la squadra laziale a quota 7 ed i romagnoli a -7 (a causa degli 11 punti di penalizzazione). Calcio d'inizio martedì 23 settembre alle ore 18:30.
"Per quanto riguarda la vittoria con Forlì, come ho già detto, non dobbiamo farci esaltare troppo dal risultato, ma rimanere con i piedi per terra e pensare che comunque ogni partita è qualcosa di tosto, qualcosa che per prenderla bisogna dare veramente tutto, quindi non pensare che i problemi siano passati - attacca l'allenatore del Rimini F.C., Filippo D'Alesio, alla vigilia -. I problemi ci sono. Bisogna essere consapevoli di quali sono. Da lì fare una partita intelligente, fare una partita secondo quella che è la nostra identità, quello che stiamo cercando di creare insieme ai ragazzi, come nostra identità, contro una squadra sicuramente diversa da quello che è il Forlì. Una squadra meno di pressione alta, molto molto organizzata, soprattutto nella fase di non possesso, e sono abili poi nelle transizioni. È una squadra difficile da affrontare, come lo era il Forlì, ma per altri motivi. Di conseguenza noi dobbiamo essere bravi, secondo i nostri principi, a interpretare la gara, senza perdere di vista quello che è stato il nostro atteggiamento col Forlì, di umiltà, di voglia di gettare il cuore otre l'ostacolo, di voglia di aiutarsi. I ragazzi in questo hanno dimostrato qualcosa di veramente forte. La bravura nostra deve essere quella di mantenere quell'atteggiamento, e continuare poi da un punto di vista tattico a lavorare, perché senza quell'atteggiamento tutto quello che fai da un punto di vista tattico, da un punto di vista strategico, ha sicuramente meno valore. Era l'intensità che avevamo nel correre, nel rincorrere, nel pressare, nel chiudere gli spazi, era quell'intensità anche emotiva di stare dentro la partita, quando la palla usciva, in tutti i momenti. Quello deve essere il nostro fuoco. Il resto viene da sé, si può aggiustare a partita in corso. Noi dobbiamo continuare a mantenere quella base di fuoco che questi ragazzi hanno, e hanno sprigionato in ogni partita, non solo dopo la vittoria col Forlì. Questa è una cosa che dobbiamo tenere bene a mente. Sicuramente rispetto ad altre partite il risultato, l'1-0, ti ha dato un pochino d'entusiasmo, siamo stati bravi a mantenere quella soglia d'attenzione. La nostra bravura deve essere mantenerla in ogni condizione, sia di vantaggio che di pareggio che di svantaggio".
Domenica sono stati annunciati Nicola Falasco, Mattia Leoncini e Andrea Petta. Questa mattina (ma solo dopo la conferenza stampa di D'Alesio, sono stati ufficializzati anche Michele Madonna (leggi notizia) e Pedro Henrique de Campos Lopes (leggi notizia). I nuovi arrivi cosa possono portare al Rimini? E chi non ci sarà domani degli acciaccati? "I nuovi arrivi, come avevo detto, porteranno energia, perché questi ragazzi che hanno giocato fino adesso stanno spendendo un'energia sia mentale che fisica impressionante. Naturalmente avere nuova energia, avere giocatori che ti danno anche la possibilità di pensare durante la partita o anche a inizio gara, giocatori che ti tengono lo standard di questa squadra alto, è fondamentale, anche per dare un po' di respiro a qualcuno o, com'è successo anche nella partita con il Forlì, a partita in corso non abbassare quell'intensità di cui stavamo parlando prima, soprattutto sulla pressione e sulla capacità di togliere tempo e spazio all'avversario. Poi, nello specifico, Falasco è un giocatore che ti dà esperienza, gestione dei momenti, e anche la presenza di un giocatore come lui può essere sicuramente per gli altri uno stimolo. Parlavo con Leoncini e gli ho detto: "per me tu sei più vicino a Barella che a Pirlo", proprio come atteggiamento. Da lui mi aspetto proprio questa voglia sua correre, di rincorrere, di sacrificarsi, perché poi quello che fa con la palla è sicuramente già una cosa che sa fare, deve darci una mano sotto quel punto di vista, soprattutto dell'intensità, perché lui è un giocatore, io lo conosco bene, che ce l'ha. Poi c'è Petta, che è ragazzo che sto conoscendo adesso: è un giocatore anche lui che ha forza, che è attento, applicato, che può essere impiegato sia da difensore centrale sinistro, ma all'occorrenza, qualora dovesse servire, anche come quinto. Di conseguenza sono tre acquisti che ci possono dare, chi per un motivo chi per un altro, una grossa mano in termini di energia e ricambio. Saranno assenti i soliti Fiorini e Gemello, non li recuperiamo, per il resto ci sono tutti".
IL QUADRO DELLA 6a GIORNATA E LA CLASSIFICA