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I voti dei biancorossi

Guidonia Montecelio-Rimini 1-0, le pagelle di Cesare Trevisani

In foto: Un momento della partita
Un momento della partita
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 4 min
Mar 23 Set 2025 19:41 ~ ultimo agg. 20:47
Tempo di lettura 4 min

VITALI 6,5. Apre la partita volando sulla capocciata di Bernardotto e poi rasoterra su Spavone. Anche stasera, indizi di una voglia di dare una mano in area e lontano dalla porta, che lascia senza timori quando vede la necessità. Lo batte Calì dal dischetto. Va avanti sul corner della disperazione, prende da Mazzi la stessa spinta alle spalle che ha preso Sannipoli, ma stavolta non c’è rigore.

LEPRI 6,5. Capisce in fretta che serve aiutarsi un po’ per contenere Bernardotto e spesso gli mette le mani addosso con furbizia. Vien fuori da tutti i duelli. Solo nel finale una titubanza su una palla profonda che gli sfila via e Calì non ne approfitta. D’altra parte, a 22 anni viaggia veloce verso i 100 gettoni in C.

BELLODI 6. Sulla prima occasione Bernardotto gli sfila dietro e non va bene, con Vitali che ci mette una pezza. Lì davanti i romani sono tosti e la serata è di lavoro pesante. Alla lunga l’attaccante viene anestetizzato e poi gli tocca il beniamino Aimone Calì, protagonista nella promozione in C dei laziali.

LONGOBARDI 5,5. Rintanato dietro, aiuta a sinistra e ne sbroglia parecchie. Poco poco in fase di costruzione

BOLI 5. Deve fare i conti con Errico che dal mezzo si apre dalla sua parte dove con Tascone lo mettono in mezzo. Dopo un po’ s’aggiusta, poi nel finale di primo tempo pasticcia troppo e il Guidonia torna sotto. Primi passi veloci, ma non li mette a reddito.

ASMUSSEN 5. Non tiene la pressione avversaria e lì in mezzo si balla molto. Sinceramente appare indietro dall’essere un centrocampista titolare in C. Al 70’ ha sul destro la palla del gol, Mazzi lo inchioda e D’Alesio lo cambia.

DE VITIS 6. Monta la guardia, gestisce il poco che viene concesso. Senza errori, ma di materia grigia ce n’è parecchia. Perseguitato dai dolori. Lascia dopo un’ora.

PICCOLI 6. Dopo 26 minuti il Rimini si affaccia in avanti, la palla buona è per lui ma è sul destro e prende la direzione sbagliata. Prima e dopo, tante corse a supporto della fase di rottura, ma anche qualche apparizione sulla trequarti.

FERRARINI 5,5. Arrivano dalla sua parte i rifornimenti più pericolosi e su Zappella proprio non si riesce a trovare la marcatura efficace. Meglio quando s’arrocca in area. Lascia dopo un’ora.

CAPAC 6. Troppo poco lì davanti nel primo tempo e anche per lui è complicato provare un guizzo. Sopperisce con una grande energia. Ha lo spunto nel repertorio, qualcosa gli riesce, ma niente che graffi la partita.

D’AGOSTINI 6,5. Ne ha tanti addosso, poi ci mette qualcosa di suo, fatto sta che per lungo tempo non riesce ad aiutare i compagni tenendo il pallone. Ma combatte sempre, finché ne ha, cercando di farsi vivo sotto porta e compresa una razione di colpi che non lo piega. Alla fine non segna, ma vince lui.

MORAY 5. Stessi binari di Boli, con più efficacia anche perché c’è stanchezza diffusa in campo. La combina grossa a tempo scaduto, quando mette inutilmente le mani sulle spalle di Sannipoli in area di rigore. Ingenuo lui, furbo il romano. La gioventù è anche questo.

FALASCO 6,5. Debutto dopo due giorni dallo sbarco al Rimini. Si piazza col suo mancino dov’era Ferrarini e si fa notare per la facilità di calcio e nel finale dai 25 metri spara un missile che per poco non sorprende Mazzi.

LEONCINI 6. Rieccolo in biancorosso, anche lui appena messo piede a Rimini, dopo l’ultima apparizione ad aprile dello scorso anno. Rileva De Vitis in posizione centrale, porta brillantezza, ma il finale è proprio beffardo.

MINI sv.

RUBINO sv.

Cesare Trevisani

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